Italia e Romania, scambio latitanti
L’operazione che ha portato Italia e Romania a scambiarsi 28 latitanti, è l'ennesima conferma dei buoni risultati della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali dei diversi Paesi europei e il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) della Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi.
Questa mattina sono partiti dall’aeroporto di Fiumicino (Roma), direzione Bucarest, 14 ex latitanti (12 uomini e 2 donne), arrestati in Italia e che erano in attesa di estradizione.
I criminali sconteranno in Romania le pene per furti, rapine, traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, tratta e commercio di schiavi ed omicidio.
Dalla Romania sono invece partiti alla volta di Roma, altrettanti ex latitanti (13 uomini e una donna) individuati e arrestati dalla polizia romena mentre tentavano di sfuggire ai mandati d’arresto europei emessi da dieci procure nazionali.
Anche questi hanno un notevole curriculum criminale che comprende i reati di omicidio preterintenzionale, maltrattamenti in famiglia e lesioni, atti sessuali su una ragazza disabile di età inferiore ai 14 anni, sfruttamento della prostituzione, estorsione, violenza sessuale, traffico internazionale di stupefacenti, sequestro di persona, tratta e commercio di schiavi, rapine, furti e traffico di autovetture rubate