Il nuovo decreto valido fino a Pasquetta

"Il principio guida del nuovo DPCM, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale”

Il nuovo decreto valido fino a Pasquetta
conferenza stampa sul DPCM
Il nuovo decreto valido fino a Pasquetta

"Il principio guida del nuovo DPCM, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale”

I Ministri Gelmini e Speranza in rappresentanza dell’intero governo hanno illustrato in conferenza stampa il nuovo decreto valido per un mese, fino a Pasquetta.

Il tema del momento sono le varianti del virus: quella inglese che è la più diffusa e contagia i più giovani, quella brasiliana che è molto diffusa in centro Italia, quella sudamericana e quella sudafricana.

Per il Ministro della Salute il principio guida del nuovo decreto è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale “Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia”.

Di nuovo c’è la mancanza di protagonismo di Mario Draghi che lascia la scena ai suoi ministri, per il resto si mantiene ancora l’impianto del governo Conte con il modello della divisione del paese in aree di diverse colorazioni.

Speranza ha precisato che la strada giusta è quella di differenziare i territori per poter poi dare la risposta più adatta a ogni zona e ha parlato della necessità di dare un ristoro economico ai sacrifici sostenuti da coloro che sono stati costretti a interrompere le proprie attività precisando che il governo vuole essere vicino con atti concreti. 

Il diffondersi della variante inglese che colpisce le fasce più giovani ha portato alla scelta di adottare la Didattica a Distanza per tutte le scuole situate nelle aree rosse e in quelle dove il tasso d’incidenza del virus è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti.

Molti presidenti di regione stanno pensando a modelli per poter delimitare con maggior precisione le zone di maggiore rischio e, secondo il governo, questo va nella direzione giusta perché produce un effetto ancora più significativo.

Maria Stella Gelmini ha detto che è stata assunta la proposta delle regioni d'istituire un tavolo di lavoro per valutare i 21 parametri ed eventualmente valutare se sarà necessario un cambiamento.

Per il ministro degli Affari regionali c’è un cambio nel metodo con la ricerca della massima condivisione possibile con Regioni, province e  comuni cercando di acquisire il punto di vista degli amministratori.

Il ministro Gelmini ha inoltre precisato che nel decreto sosteno sono state previste risorse per 200 milioni di euro per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali.

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha spiegato che la variante inglese è quella dominante, come era stato previsto, la sua circolazione è maggioritaria e lo sarà sempre più e ha più elevata trasmissibilità.

Brusaferro ha spiegato che la variante inglese è più trasmissibile nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 19 anni, ma anche tra i 6 e 10 anni e Franco Locatelli ha precisato che il maggiore potere infettante o contagiante non si associa a patologie più gravi, da cui i bambini sembrano fortunatamente esentati.

Locatelli ha spiegato che la diffusione in Umbria, Toscana, Lazio, Marche della variante brasiliana è un dato particolarmente preoccupante ma queste varianti sono nuove e devono essere stimate sia rispetto ad aumentata trasmissibilità che alla potenzialità di non garantire la stessa copertura immunitaria.

Per Brusaferro ci devono essere tre mosse importanti: monitoraggio continuo dell'epidemia, capacità sempre più potente di sequenziamento e vaccinazione. 

In conferenza stampa si è parlato anche della proposta di un passaporto vaccinale, ma per approfondire l’argomento il luogo giusto è la riunione di tutti i Paesi europei.

A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle "attività dei servizi di ristorazione", il ministero della Salute precisa che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar (codice ATECO 56.3) dopo le 18.00 e viene consentito ora l'asporto solo fino alle 22.00 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto.