Il coprifuoco è legge di guerra, siamo in guerra??

nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori.

Il coprifuoco è legge di guerra, siamo in guerra??

"Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c'è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l'Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale". Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi, notizia riportata da Ansa.

A parte la soluzione alla Ponzio Pilato, dando la palla alle regione come se fossimo in uno stato federale, e così facendo si perde di vista l'interesse nazionale, stona l'uso di un termine che si usa in guerra: il coprifuoco.

Il coprifuoco viene utilizzato quando sorgono problemi di ordine pubblico tali da rendere difficile, da parte delle autorità, la protezione di determinate località, o quando la popolazione civile corre il rischio di essere messa a repentaglio, ad esempio, da azioni di guerra del nemico, viene così descritto il termine.

Il problema è il covid o l'ordine pubblico?

Se i nostri governanti sono sicuri di fare cosa buona e giusta perchè hanno paura della reazione?

Torniamo al coprifuoco: dopo l'orario di inizio del coprifuoco, i civili e coloro che non hanno un permesso, devono ritirarsi nelle loro abitazioni.

Da dove sorge questa norma? E' una usanza medievale per cui, a una determinata ora della sera, gli abitanti di una città erano tenuti a coprire il fuoco con la cenere per evitare incendî; anche il segnale (suono di campane o altro) con cui s’intimava il coprifuoco.

Il che vuol dire che siamo tornati al medioevo...

Lo stato di emergenza secondo la Corte Costituzionale avviene secondo l’articolo 16 della Costituzione, riguardante i poteri eccezionali del Presidente della Repubblica, e l’articolo 36 della Costituzione, relativo allo stato di assedio.
A completare il quadro si pone lo stato di emergenza, disciplinato dalla legge n. 55-395 del 3 aprile 1955.

Conte può determinare modalità e utilizzo dello stato di emergenza, come mai?

. La Costituzione italiana non prevede disposizioni in merito all’emergenza sanitaria: pertanto lo stato di emergenza sanitaria è stato deliberato in forza della Legge n. 225/1992 sulla Protezione Civile dal solo Presidente del Consiglio dei ministri, senza il coinvolgimento nella decisione del Parlamento nonostante sono state derogate libertà fondamentali, coperte da riserva di legge.

Conte agisce ma i suoi Dpcm sono impugnabili?

Il  Dpcm  è atto a carattere amministrativo svincolato dal controllo del Parlamento, del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale[4] e resta giuridicamente fragilissimo, impugnabili davanti ad un Tar qualunque, si dice su Altalex.com

Se non vengono impugnati dall'opposizione dovremmo chiederci perchè?

Se non si è d'accordo si impugnano i provvedimenti, oppure si fa finta perchè non ci sono alternative? Prendere le redini del Paese non conviene fino a quando non sarà passata la pandemia e quindi i cittadini sono nelle mani di Conte.