Il bacio gay a Fregene: minacciati di chiamare il "maresciallo dirigente per farli cacciare"

La coppia ha poi segnalato il fatto al servizio di Gay Help Line 800713 713

Il bacio gay a Fregene: minacciati di chiamare il "maresciallo dirigente per farli cacciare"

"Lo scorso weekend a Fregene, Fiumicino, Roma, una coppia di ragazzi di 20 anni, mentre si facevano dei selfie e si scambiavano un bacio, presso il Lido della "Marina Militare" Fregene, sono stati interrotti da un bagnante che li ha minacciati di chiamare il "maresciallo dirigente per farli cacciare", i ragazzi hanno risposte che un bacio non è un reato, ma per evitare di trasformare un giorno di svago in una giornata di lite si sono allontanati. La coppia ha poi segnalato il fatto al servizio di Gay Help Line 800713 713 per chiedere un supporto. – ha spiegato Fabrizio Marrazzo Portavoce Gay Center e responsabile Gay Help Line – quanto accaduto è molto grave, perché ancora oggi una coppia LGBT (lesbiche, gay, bisex o trans) non è libera di passare qualche ora di svago in serenità, senza sentirsi offesa o minacciata. Pertanto chiediamo ai gestori dello stabilimento di prendere le distanze dai fatti riportati e di proporre ai bagnanti di farsi dei selfie dove si baciano con #LoStessoBacio in segno di solidarietà alla giovane coppia".

Fabrizio Marrazzo, chi è ?

Portavoce del Gay Center

"Sono un ingegnere, ho lavorato per molti anni per una multinazionale, occupandomi di consulenze strategiche per imprese, enti e istituzioni.

Nel 1996 inizia il mio impegno per l’uguaglianza e le libertà delle persone lesbiche, gay e trans. E’ l’anno in cui Napoli, la città dove sono nato e cresciuto, ospita il Pride Nazionale e l’entusiasmo di quell’esperienza segna la mia vita.

Decido di metterci la faccia, di essere in prima linea, nonostante siano anni ancora molto duri per chi sceglie di essere visibile. Anni in cui l’omofobia a scuola, tra gli amici, nella società e nel mondo del lavoro sembra quasi soffocarti.

Faccio coming out e, come avviene ancora oggi a molti adolescenti, mi scontro con il rifiuto della mia famiglia. Proseguo gli studi affiancando ai lavoretti da lavapiatti e cameriere l’attivismo gay."