Guardia di Finanza di Imperia, reddito cittadinanza per il gioco
Il reddito di cittadinanza, se ne parla spesso per gli abusi, purtroppo.
I soldi venivano utilizzati più che altro per il gioco: “Le Fiamme Gialle di Imperia, attraverso il mirato utilizzo delle banche dati in uso e i necessari riscontri, hanno analizzato la posizione di migliaia di percettori del Reddito di Cittadinanza in provincia, individuando 20 soggetti i quali, nonostante avessero indicato giacenze medie sui propri conti correnti del tutto irrisorie (in alcuni casi anche di poche decine di euro), prospettando quindi una situazione patrimoniale familiare di sostanziale indigenza, erano tutti titolari di conti gioco on line, utilizzati assiduamente sia per giocare che per scommettere (poker, giochi da tavolo, scommesse sportive, tombola e bingo).”
Appaiono emblematici, a titolo di esempio, i casi di:
- un uomo di 59 anni di Ventimiglia il quale, pur avendo dichiarato di avere una giacenza media sul proprio conto corrente nel 2018 di 242 euro, tra il 2017 ed il 2020 ha giocato somme per oltre 1,6 milioni di euro, percependo, per tutto il 2019, circa 600 euro mensili come sostegno alla povertà;
- una donna di 44 anni di Diano Marina la quale, pur avendo dichiarato, nel 2018, una giacenza media sul proprio conto corrente di 117 euro, tra il 2017 ed il 2020 ha giocato somme per oltre 960 mila di euro, percependo, da maggio 2019 a settembre 2020, circa 23.000 euro di Reddito di Cittadinanza;
- una donna di 61 anni di Ventimiglia che, oltre ad essere anch’essa assidua giocatrice on-line, con vincite realizzate per oltre 170 mila euro tra il 2017 ed il 2020, ha simulato, in concorso con il marito, una variazione dello stato di famiglia in modo da poter dichiarare, al fine di percepire il reddito di cittadinanza, di vivere da sola, evitando così fraudolentemente di palesare tra le entrate familiari la pensione del marito.