Giovanni Pascoli, ricordato dai massoni del Grande Oriente d'Italia
Giovanni Pascoli,
Riuscì a frequentare l'università a Bologna, grazie a una borsa di studio.
Insegnò a Matera, ( con l'interessamento di Carducci ottiene un posto al liceo di Matera.)
1891 - Myricae (la fondamentale raccolta di versi esce nella I edizione)
1897 - Poemetti
1898 - Minerva oscura (studi danteschi)
1903 - Canti di Castelvecchio (dedicati alla madre)
- Myricae (edizione definitiva accresciuta)
- Miei scritti di varia umanità (di essi fa parte « Il Fanciullino »)
1904 - Primi poemetti
- Poemi conviviali
1906 - Odi e Inni
1907 - Canti -di Castelvecchio (edizione definitiva)
- Pensieri e discorsi 1909 - Nuovi poemetti
- Poemi italici
1911/12 - Poemi del Risorgimento - La grande proletaria si è mossa.
Giovanni pascoli, la cui iniziazione è a verbale della “VIII Agosto”:
“Il Fratello Venerabile avvisa quindi i Fratelli che il profano Giovanni Pascoli, professore, desiderava farsi iniziare Massone, ma dovendo egli partire subito per il luogo del suo impiego, occorreva eccezionalmente ed in vista della bontà dell’elemento che avrebbe arricchito la grande Famiglia massonica, che la loggia soprassedesse alle formalità d’uso. Il Fratello Venerabile ed altri Fratelli offrendosi della moralità di detto profano, l’Oratore conclude appoggiando la proposta che viene approvata ad unanimità. Si procede dunque all’ammissione di detto profano Giovanni Pascoli, professore di San Mauro di Romagna di anni 27”.
La sua importanza e il suo rilievo oltre che come scrittore, anche come appartenente alla Massoneria, hanno indotto il GOI il 20 Giugno 2007 il G.O.I. (Grande Oriente d’Italia) ha acquistato, a comprare in un’asta indetta dalla Casa Bloomsbury, il documento dell’iniziazione alla Massoneria del Poeta Giovanni Pascoli.
come ricorda Elena Frasca Odorizzi
ll documento, redatto su un foglio a di carta a righe, a forma triangolare, (uno dei simboli più importanti della Libera Murtatoria) è un Testamento Massonico autografo.
Sui vertici del triangolo vi sono le 3 laconiche, ma profonde risposte date dal Pascoli alle tre domande poste per tradizione al “profano”, nel Gabinetto di Riflessione, prima dell’Iniziazione. Al centro la firma del Poeta, data e luogo.
Domanda: Quali sono i doveri dell’uomo verso l’Umanità?
Risposta: D’AMARLA
Domanda: Che cosa deve l’uomo alla patria?
Risposta: LA VITA.
Domanda: Quali sono i doveri dell’uomo verso se stesso?
Risposta: DI RISPETTARMI.
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by Arthea (Elena Frasca Odorizzi)