GIOELE, ex carabiniere trova i resti del bimbo scomparso

EX CARABINIERE GIUSEPPE DI BELLO, CHE SI ERA UNITO AI VOLONTARI E AGLI  INVESTIGATORI

GIOELE, ex carabiniere trova i resti del bimbo scomparso

GIOELE : TROVATI RESTI E UNA MAGLIETTA GRAZIE ANCHE ALL’ IMPEGNO DI UN EX CARABINIERE GIUSEPPE DI BELLO, CHE SI ERA UNITO AI VOLONTARI AGLI  INVESTIGATORI “AL 99% APPARTENGONO AL PICCOLO MA E’ PRIMARIO L’ESAME DEL DNA



Sarà necessario l'esame del Dna per avere la conferma definitiva che i resti ossei trovati a circa 200 metri dall'autostrada Messina-Palermo appartengano al piccolo Gioele, il bimbo di 4 anni scomparso sedici giorni fa insieme alla madre Viviana Parisi, 43 anni, poi trovata morta. I resti sarebbero stati straziati dagli animali selvatici che li avrebbero trascinati all'interno di una fitta radura, tra la boscaglia che circonda la zona, a circa 700 metri di distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere della donna. I familiari del bimbo - il padre del bimbo Daniele Mondello che si è recato sul luogo del ritrovamento insieme alla sorella Mariella e al padre Letterio - non sono stati fatti avvicinare al punto esatto dove è ancora in corso il sopralluogo da parte dei due medici legali e della scientifica, sotto la supervisione del Procuratore di Patti Angelo Cavallo.

Per gli uomini che coordinano le ricerche del bambino i resti ossei e la maglietta portano a lui "al 99 per cento". Le tracce sono state segnalate da uno dei volontari che da giorni affiancano vigili del fuoco, forestali e poliziotti. L'uomo è un carabiniere in congedo. Il posto, coperto da rovi e arbusti si trova a circa 200 metri dall'autostrada e a una certa distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica.

 Rolando Luzi