Gino Strada? No, grazie!
Non c’è pace per la Sanità calabrese. Dopo l’epurazione di Saverio Cotticelli e la nomina di Giuseppe Zuccatelli a commissario della sanità calabrese: ecco che spunta fuori il nome di Gino Strada, medico di frontiera e fondatore di Emergency, che potrebbe sostituire Zuccatelli, mal visto dai calabresi per le sue esternazioni di qualche tempo fa circa il Covid e il relativo uso delle mascherine che, a suo dire, non servono a nulla.
I ben informati sostengono che Strada avrebbe risposto di “no” alla proposta del premier Giuseppe Conte, fatta per calmare le acque in terra calabra.
Tuttavia, il governatore f.f. della regione Calabria, Nino Spirlì, con la veemenza che lo contraddistingue, avrebbe risposto picche alla ventilata ipotesi di Strada a commissario della sanità: «Cosa c'entra Gino Strada? La Calabria è una regione dell'Italia, non abbiamo bisogno di medici missionari africani, non ne abbiamo necessità. Abbiamo bisogno che in Calabria, dove ci sono fior di professori, si cerchi qui chi si deve occupare della sanità calabrese. Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità. Ora basta - prosegue il presidente - è una vergogna a cui il governo deve mettere fine. Non abbiamo bisogno di geni che vengono dalle altre parti del mondo men che meno del professore Strada» ha chiosato Spirlì alla trasmissione Tagadà, in onda su La7.
Insomma, la situazione è ancora fumosa. I piani di adeguamento e gli interventi alla sanità sono ancora di là da venire e vi è più di qualche dubbio (quasi una certezza) che la Calabria tra meno di 15 giorni possa uscire dalla zona rossa e vedere (non tanto quella gialla), ma nemmeno quella arancione. Intanto aumentano i sit-in di protesta dei calabresi per chiedere una sanità più giusta.