Era meglio con Fabio Sanfilippo – Tifosi del Vicenza a processo

A processo per Fabio Sanfilippo. Due tifosi del Vicenza devono rispondere di lesioni e minacce

Era meglio con Fabio Sanfilippo – Tifosi del Vicenza a processo
Fabio Sanfilippo - ex Presidente Vicenza Calcio

Sono passati 3 anni dal fallimento del Vicenza Calcio, quale ha visto l'allora Presidente Fabio Sanfilippo coinvolto in uno scandalo dal quale poi si dimostrò la sua totale innocenza dove le sue precedenti dichiarazioni presero forma di totale verità.

Il calcio si sa è passione, per alcuni addirittura un metodo di vita e la diatriba tra tifosi è subito dietro l'angolo. Sanfilippo arrivò a Vicenza in sordina trattando con la ex proprietà  Vi.Fin e con il noto imprenditore Marco Franchetto. Dopo mesi di trattative e verifiche tra le parti, si arriva al closing. Fabio Sanfilippo diventa proprietario della squadra, ma nei giorni successivi scopre subito tramite documentazione che gli era stata nascosta, parecchie incongruenze e blocca subito tutto.

Per i tifosi si sa, a loro spesso interessa solo il campo, ignorando che dietro ci sono struttture aziendali, norme e leggi da dover rispettare, e così venne di fatto precisato dal neo Presidente lasciando così l'amaro in bocca in quelli che si limitavano a guardare solo davanti al proprio naso.

Fabio Sanfilippo Coppa Italia Vicenza Calcio

Ieri la notizia pubblicata dal Giornale di Vicenza dove, due tifosi del Vicenza, di 40 e 62 anni, sono finiti a processo per rispondere di lesioni e minacce. Evidentemente presi da una accesa discussione sulla loro amata squadra, si anima lo scontro tra chi elogia l'ex Presidente Sanfilippo e chi contrariamente non era d'accordo. Il diverbio ha avuto seguito fuori in strada, si sarebbero messi le mani addosso, ferendosi, e pertanto con querele reciproche. Ora dovranno difendersi in aula.

Sulla questione Sanfilippo :

Mi spiace per l'accaduto e ringrazio sempre chi comprendendo, prende le mie difese... Ancora ad oggi sono tanti i tifosi che mi scrivono e dedicano belle parole in privato  -  C'è già troppa violenza negli stadi, non sembra il caso e non è educativo, portarla anche fuori - Non ho mai voluto dichiarare chi fosse la cordata, o meglio l'ho fatta verificare agli inquirenti per i dovuti accertamenti e di fatto non sono stato rinviato a giudizio - Il tempo mi ha dato ragione - Fondi ed accordi scritti erano presenti, tutto il resto delle sterili chiacchiere da bar o da web, non contano. Il pensiero delle persone non mi è mai interessato. Non devo giustificarmi, anzi; il risultato ora è evidente. Seguirò con interesse il processo delle precedenti gestioni quali speravano di lasciarmi con il cerino il mano. Ora saranno loro a bruciarsi”

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