Coronavirus, Sgarbi sfida il Governo
Sgarbi sfida il Governo anche da Urbino dove lo storico e critico d’arte è “Pro Sindaco”; qui, con quella che lo stesso Sgarbi ha ribattezzato “pro ordinanza”, d’intesa con il sindaco Gambini, questa mattina è stato riaperto al pubblico il teatro “Raffaello”.
Urbino/ Sgarbi sfida il Governo e apre il teatro “Raffaello”
ROMA - Dopo Sutri, dove i ristoranti, grazie a una ordinanza sindacale, potranno restare aperti fino alle 22,00, Vittorio Sgarbi sfida il Governo anche da Urbino dove lo storico e critico d’arte è “Pro Sindaco”; qui, con quella che lo stesso Sgarbi ha ribattezzato “pro ordinanza”, d’intesa con il sindaco Gambini, questa mattina è stato riaperto al pubblico il teatro “Raffaello”.
“Non c’è alcuna ragione - commenta Sgarbi - per tenere chiusi i teatri, dove il distanziamento fisico, già collaudato nei mesi scorsi, si era dimostrato efficace. La riapertura del teatro Raffaello è un segno di speranza, di vitalità, di resistenza, contro i messaggi di terrore e morte che questo Governo continua a diffondere tenendo sotto scacco un popolo intero”.
Ma c’è dell’altro. Sempre nel suo ruolo di “Pro Sindaco”, Sgarbi stamattina ha emanato una ordinanza che consentirà ai ristoranti di Urbino di restare aperti fino alle 22,00, e a bar e pasticcerie fino alle 20,00.
Spiega Sgarbi: “Lo faccio per tutelare i diritti civili dei lavoratori in nome dell’articolo 1 della Costituzione. Nella confusione generale - aggiunge Sgarbi - il governo irresponsabilmente emana Dpcm in cui si impongono chiusure senza stabilire sanzioni”