Cani aggressivi o no?

Cani aggressivi o no?
A seguito dell'increscioso episodio dell'aggressione da parte di un cane di grossa taglia nei confronti di un altro cagnolino, con conseguenze preoccupanti sia per il quattrozampe che per il padrone, vorrei fare una riflessione a 360° prendendo spunto da questo accadimento. 
Non parlo da esperto cinofilo, ma da semplice cittadino appassionato di cani. 
A mio avviso esistono 3 categorie di conduttori: i conduttori consapevoli, che è la più funzionale; i conduttori che amplificano i comportamenti dei loro cani, come ad esempio percependo come aggressivi i mordicchiamenti tipici dei cuccioli in tenera età, o come coloro che pensano che il lori cuccioli non sappiano andare al guinzaglio e tirino eccessivamente, quando vogliono invece solo annusare perchè sono animali macrosmatici che vivono di psicologia olfattiva.
Lo scopo della loro passeggiata, infatti, è diverso da quello dei padroni, non avendo loro una meta precisa verso cui dirigersi, ma essendo solo interessati a dare sfogo ad un bisogno etologico che è quello di annusare. 
Infine, ci sono i conduttori che si schierano contro la convinzione collettiva e il pregiudizio che alcuni cani siano più pericolosi e impegnativi di altri.
Il proprietario che minimizza e sottovaluta alcuni atteggiamenti di particolari razze di cani, fa sì che si possano verificare una serie di situazioni che possono diventare rischiose per gli altri, come passeggiare senza guinzaglio, anche in centro città, o senza museruola anche ove dovrebbe essere usata. 
Potrebbero invece portare avanti le loro convinzioni usando il buon senso, rispettando le regole e pensando che, con cani così "impegnativi", si debbano avere particolari accortezze, tra le quali il corretto uso dei finimenti, come la museruola, che deve essere indossata correttamente in modo che il cane non se ne possa liberare. 
E' proprio questo atteggiamento di minimizzazione che porta queste persone ad autodiscriminarsi e a risultare in difetto. La mancata consapevolezza delle potenzialità e delle peculiarità di alcune grandi razze di cane, comporta una mal gestione del cane fin dai primi mesi, che inevitabilmente porta a scontrarsi con riscontri negativi durante il percorso di crescita, che se si fissano è difficile cambiare.    
Nessuno se la prende con questo tipo di cani, ma anzi con il mancato senso di responsabilità, di coscienza e di lucidità nel valutare che la selezione di alcune razze prevedere che abbiano determinati comportamenti indotti dall'uomo, come fare la guardia e l'addestramento alla difesa personale, e non è vantaggioso vivere una vita sociale senza tenere in considerazione questi aspetti. 
A questi cani abbiamo chiesto noi nel tempo di difenderci, di proteggerci e di essere reattivi. 
Dunque se si sceglie un cane di questo tipo, il padrone deve avere necessariamente un equilibrio personale funzionale a preservare la società dai possibili danni che il cane può arrecare ad altri simili o a persone.
Questo mio ragionamento non vuole assolutamente essere discriminante: la discriminazione, come detto in precedenza, viene innescata direttamente da quei comportamenti inadeguati messi in atto o indotti dai loro padroni. 
Conosco proprietari di grossi molossi che sono degli ottimi conduttori ed educatori, capaci di crescere il proprio cane affinchè risulti socievole con le persone e i simili.   
Il proprietario è responsabile del benessere del cane, ma anche del suo controllo: passeggiare per la strada con il proprio animale, o quello di qualcun'altro, comporta molti obblighi e una grande responsabilità, fondamentali per non incorrere in comportamenti scorretti, a cui si deve rispondere sia civilmente che penalmente. 
Un buon padrone che rileva comportamenti anomali nel proprio amico a 4 zampe non deve improvvisarsi educatore, ma al contrario riconoscere la necessità di rivolgersi a figure esperte. 
A proposito di questo, ho concordato con due professionisti di produrre video per sensibilizzare i proprietari di cani rispetto all'uso e alla scelta dei finimenti, ai primi approcci, all'uso di rinforzi positivi e a dare risposte corrette ad alcuni comportamenti problema che si possono riscontrare durante la crescita. 
Ringrazio anticipatamente per la creazione del video (o più video) che prossimamente uscirà sui Social Martina Ferrario, educatrice cinofila e coadiutrice del cane negli interventi assistiti e Leonardo Caputo, anch'esso educatore cinofilo. 
Mi auguro sarete numerosi a visionare questi interessanti video, realizzati gratuitamente, e a chiedere consigli direttamente ai protagonisti degli stessi.
Stay tuned ... a presto! 
Alessandro Albani