Bambini Prigioni

Tutto quello che c’è da sapere con dovizia di particolari, sugli affidi illeciti.

Bambini Prigioni

Bambini Prigioni

Ci sono meccanismi, strutture, in cui si tessono trame intricate e fitte, dove certi individui intrappolano le loro povere vittime indifese, che sin da così piccini, si trovano a fare i conti con le anime più nere di questo mondo, bambini che devono lottare da soli, che devono fare i conti tutti i giorni, con i loro aguzzini, bambini che non possono contare sulle figure genitoriale, alle quali sono stati sottratti, rapiti, strappati.

Bambini che si ritrovano in realtà di costrizione assoluta, nella quale viene distrutta la loro anima, la loro storia, la loro vita.

Famiglie che devono lottare all’esterno, ed assistere alla distruzione dei loro figli, genitori estromessi, defenestrati defraudati, genitori rapinati del loro bene più profondo : i figli.

Ne abbiamo lette di pubblicazioni sui casi che hanno sconvolto la cronaca, tutti incentrati sugli affidi illeciti di minori, ma non vi è mai stato un documento così completo e radicale che abbia spiegato nel dettaglio, le dinamiche e l’iter che funge da trincea ai fautori di questo tipo di illeciti, ebbene il libro “Bambini Prigionieri”, scritto dalla Professoressa Vincenza Palmieri, Ambasciatrice dei Diritti Umani e per la Pace nel Mondo, dall’Avvocato Francesco Miraglia, Esperto in Diritto di Famiglia e Minorile che si è sempre battuto  in prima linea, nella lotta contro gli affidi illeciti, con la Prefazione del giornalista conduttore televisivo Marco Giordano, e la Postfazione di Francesco Morcavallo Avvocato, ed ex Magistrato, un eroe costretto a dimettersi, dal suo precedente ruolo di giudice, perché avulso dalle ripetute illegittimità ed interferenze, legati agli interessi economici, che  spesso ruotano attorno alle adozioni illecite di minori.

Un libro di cui possiamo solo accennare, vista la minuziosità delle informazioni in esso contenute, che lo rendono un documento ineguagliabile nel suo genere, per contenuti, racconti e veridicità degli stessi.

Persone che hanno combattuto e che continuano a combattere, per la tutela dei bambini, nonostante i numerosi tentativi di estromissione, in quanto persone scomode al sistema degli affidi illeciti.

Eroi dei nostri giorni, che denunciarono le ingiustizie ed il malaffare, legato ai casi di adozioni ed affidi illeciti, ancor prima che scoppiassero gli scandali di cui ormai ahimè imperversa la cronaca nazionale.

Una lotta contro orchi malvagi travestiti da figure istituzionali, che si divertono a disintegrare un’anima fragile, nel pieno sviluppo, aguzzini biechi che si nutrono delle debolezze altrui, gentucola patologica che prova un sadico piacere, nello schiacciare un bambino, un ragazzo, un essere umano spogliato di tutto l’amore, che solo un genitore vero ed amorevole può dare.

Eppure i bambini, esseri umani che pensano respirano, si nutrono, vengono trattati come merce di scambio, regalini, pedine da poter spostare, all’interno di una macabra scacchiera.

Sono danni, ferite, scempi che fanno rabbrividire persino chi ne legge, e chi ne racconta.

Tutti sappiamo cosa sia un Tribunale, ma non tutti conoscono le ombre che hanno avvolto alcuni casi specifici emersi dalla cronaca nazionale (eppure la cronaca attuale ne ha dato notizia), ma mai nessuno ha spiegato nel profondo le dinamiche, e le maschere legali che certi individui adottano, per rubare i bambini e strapparli alle loro famiglie.

Ci sono cose che il Popolo Italiano deve sapere, che deve conoscere per combattere questi crimini che si trincerano dietro la parola Legge, ma di legale in realtà c’è davvero poco.

Poniamo il caso delle famiglie indigenti, alla quale sono stati portati via i figli, perché un bambino viene forzatamente allontanato dalla propria famiglia con indigenze economiche, per poi essere dato a genitori affidatari che invece possono godere dei seguenti vantaggi ? :

misure di sostegno economico che lo Stato, le Regioni, ed gli Enti Locali elargiscono alle famiglie affidatarie.

Cioè lo Stato, le Regioni, e gli Enti Locali, preferiscono portare via un bambino ai loro genitori, elargire sovvenzioni ai genitori affidatari, piuttosto che utilizzare le risorse per la famiglia vera biologica del bambino?

E’ pazzesco, assurdo volutamente anomalo !

I genitori affidatari percepiscono un contributo mensile, svincolato dal reddito, godono di detrazioni d’imposte per carichi di famiglia, alcune Amministrazioni rimborsano addirittura, gli oneri sostenuti per gli interventi di cura, tutto ciò viene impiegato a favore di una famiglia affidataria, ed invece non si fa altrettanto per lasciare il bambino presso la propria famiglia, utilizzando tutte le risorse possibili per evitarne il deleterio distacco ? chiunque capirebbe che c’è qualcosa che non convince.

Com’è possibile che con il caso di Bibbiano, si è scoperto che i bambini venivano strappati alle loro famiglie, per essere affidati ad estranei, senza che vi sia mai stata una vera e propria sentenza di adozione ?

Pensate che si debba parlare di Bibbiano oppure dell’iter adottato in tutta Italia, dove puntualmente come nel caso Bibbiano, vengono strappati bambini alle loro famiglie.

Il tanto citato articolo 403 c.c. del codice Civile, che fa riferimento all’inidoneità genitoriale, è stato puntualmente usato, come emerso nei casi di cronaca, dai Servizi Sociali, per strappare i bambini alle loro famiglie, senza avere nessuna approvazione da un giudice, facendo diventare tale misura un abuso in piena regola.

I bambini scompaiono, i genitori non hanno più notizie per anni riguardo ai loro figli, eppure le norme non prevedono questo, perché questi avvengono allora ?

Il Tribunale è a conoscenza di tutto, eppure com’è possibile che la Legge non venga applicata ?

Una madre alla quale tolgono il figlio, può produrre relazioni da psicologi che individuano forti risorse a favore della madre biologica del bambino, ciò nonostante a questa mamma viene impedito di vedere il proprio figlio, di poterlo accudire, e di poterlo crescere.

E che dire dei casi di Torino, dove con pretesti fittizi i bambini, venivano affidati ad “estranei”, che poi risultavano essere amici degli stessi operatori sociali.

O di alcune donne che si rivolgono ai Servizi Sociali, come ad esempio la mamma di Ancona, che Vi si rivolse per ottenere un aiuto, a cui invece venne portato via il figlio.

Oppure della bimba strappata ad un’altra mamma di Ancora, per poi essere affidata a quanto parrebbe, ad una coppia amici del Giudice.

Ed il caso di Lecce, dove una madre si vede portare via il figlio, dopo aver denunciato i maltrattamenti, subiti dal marito.

Ed il caso di Bologna di una bimba strappata ai genitori ancor prima di nascere.

O quello di Ferrara dove un bimbo è stato allontanato dalla madre, per essere affidato ad un’altra famiglia, senza un valido motivo, mamma vittima di falsa testimonianza da parte delle operatrici responsabili dell’allontanamento.

Ed il caso di Venezia, che dopo un percorso di riabilitazione ed impegno di una madre, che si vede affidare la figlia maggiore ai nonni, ed invece il figlio più piccolo viene allontanato, ed affidato ad una coppia di estranei, dichiarando il bambino addirittura adottabile com’è possibile questo !

E che dire del caso di Modena, dove due genitori si vedono trattenere la propria bimba, dai servizi sociali che se ne appropriano, dopo una richiesta di aiuto da parte della coppia.

Ed il caso di Reggio Emilia, dove una madre assiste all’allontanamento delle sue bambine, dopo una denuncia per maltrattamenti sporta contro il compagno violento.

Bambine che poi fuggono dalla comunità di Cesena.

E quello di Verona, dove una madre finisce in carcere, dopo aver denunciato il marito beccato in fragrante mentre abusava della figlia maggiore, avuta da una precedente relazione, donna che vive da ben 2 anni segregata in una comunità, lontana dai suoi 4 figli.

E perché non parlare della storia di due fratelli Chiara ed Andrea, in cui viene sottratto alla famiglia il povero Andrea, da sempre vittima di bullismo e derisione anche da parte degli insegnanti.

Instillando nel bambino una forte delusione e riluttanza per le attività scolastiche, cosicché Andrea un giorno viene allontanato, sottratto alla famiglia che inizia un calvario, fatto di telefonate controllate dagli educatori, che duravano non più di 5 minuti, nonostante le suppliche della famiglia che si rendeva disponibile, anche a pagare le spese per mettere a disposizione uno specialista per loro figlio, ma evidentemente le assistenti sociali in quel caso, non hanno affatto pensato al bene del minore, a questo punto ci sembra palese che l’interesse fosse un altro.

Ebbene Andrea, comincia a subire le angherie del personale della struttura alla quale era stato affidato impunemente, dove addirittura venivano istillati dubbi sull’amore profondo che i suoi veri genitori nutrono per lui.

Con l’aiuto della Professoressa Palmieri Andrea ricevette in regalo un Master, l’unico segno che gli dimostrava che lui c’era esisteva e contava, punti focali che invece all’interno della struttura il personale puntava a distruggere.

Tant’è vero che notando l’ilarità di Andrea, la casa famiglia, puntò subito a togliere tutti i benefici che Andrea si era guadagnato, venne addirittura spostato nella stanza in cui vengono dislocati solitamente, i bambini appena arrivati.

In quel caso l’assistente sociale, addirittura mandò Andrea, a lavorare presso un vivaio di proprietà del parente della stessa assistente, a gratis, negandogli pure l’uscita per incontrare la sorella, il giorno del suo compleanno.

Ora Andrea dopo un calvario infernale durato qualche anno, si è riappropriato della sua famiglia, ma pensate cosa rimane dentro l’anima di un bambino costretto a tanta crudeltà.

E per ritornare ad uno dei casi avvenuti a Reggio Emilia, perché non citare il caso di Anna Giulia, allontanata dai suoi veri genitori da 12 lunghi anni, strappata ai genitori quando aveva appena 1 anno e mezzo, genitori che lottano da 12 anni per riaverla.

Questo allontanamento ha una connessione con le inchieste “Veleno” e “Angeli e Demoni”, di cui si auspica una revisione del caso, per permettere a questa bambina di conoscere la verità, e di potersi riappropriare della sua vera famiglia che la ama infinitamente.

La bambina venne letteralmente sottratta da casa dei genitori, nel 2007,  in seguito ad una perquisizione in casa dei coniugi Camparini, per droga che non fu trovata, ma dalla quale scaturì una denuncia in cui emerse un’ipotetica indecorosità della villetta in cui viveva la coppia, senza che vi siano mai stati fatti dei sopraluoghi, per verificare la veridicità, delle mere disquisizioni in merito.

In ogni caso la bambina da un affido in casa famiglia, venne addirittura dichiarata adottabile e per questo scomparsa, i genitori da più di 8 anni non ne hanno più notizie.

In poche parole la bambina fu sottratta ai genitori dalle stesse persone coinvolte negli scandali attuali di Bibbiano.

E che dire del caso di Monza, dove una mamma viene accusata di essere “troppo accudente”, perché solerte al ruolo genitoriale, una madre criticata aspramente perché evita di sottoporre il figlio febbrile, a 200 km di distanza, per portare il bambino agli incontri con il padre.

Ora il bambino è diventato cieco, a causa di un’infezione non curata, presso l’altro collocamento, dove il bambino è stato costretto ad abitare.

Oppure dell’ennesimo caso verificatosi a Reggio Emilia, in cui una bambina di 2 anni viene rapita, da due assistenti sociali, che coattivamente insieme ad altre persone si spacciano per attivisti Enpa, riuscendo a penetrare nell’appartamento dei genitori della bimba, strappandola dalle braccia della madre, e trascinando la bambina, sballottandola giù dalle scale, fatti documentati fortunatamente con una telecamera, posta fortunatamente all’esterno dell’abitazione della famiglia.

11 persone sono intervenute per il rapimento di questa bambina, ciò nonostante è stato aperto un procedimento disciplinare nei confronti delle due assistenti sociali (se così le possiamo definire visto il comportamento documentato dalle telecamere) per violazione del codice deontologico.

Inoltre l’Enpa, dopo aver appreso la millanteria delle due assistenti, che si permisero di citare l’ente sotto falso profilo, si è detta disponibile a fare tutto il possibile per fare luce sull’accaduto, e per sconfessare queste false attiviste.

Solo dopo 5 mesi, di segregazione subiti dalla bambina chissà dove, la famiglia si è potuta riunire.

E che dire del caso del piccolo Marco, di Verona che viene sottratto alla famiglia praticamente in fasce, nonostante avesse dei nonni in grado di accudirlo, ed amarlo adeguatamente.

Marco ritornerà a casa solo dopo 3 lunghi anni, in seguito a lotte e sofferenze della nonna, ed al provvidenziale aiuto dell’Avvocato Miraglia, e di tutti i cittadini che si attivarono, con manifesti, e volantini per denunciarne la sottrazione.

E pensare che per i servizio sociali, la nonna risultava idonea, ma il bambino veniva ugualmente affidato ad un’altra famiglia.

E pensate ai danni ed ai ricordi che albergheranno nell’animo del piccolo Marco, che ha dovuto subire continui spostamenti, fra casa famiglia, famiglia affidataria, al quale hanno precluso la possibilità per ben 3 anni, di poter rimanere della sua dimora, e continuare a ricevere l’amore profondo, e le cure che la sua nonna, aveva sempre riservato per lui.

E che dire dell’assistente sociale del caso “Veleno” avvenuto nella bassa Modenese, che sembra avere legami con il caso di Bibbiano inchiesta “Angeli e Demoni”, dove dopo 20 anni s’indaga ancora, su alcuni  affidamenti illeciti, avvenuti appunto circa 20 anni fa tra Mirandola e Massa Finalese, dove tra il 1977 ed il 1998 una presunta setta di pedofili satanisti, avrebbero organizzato riti satanici, nei quali i bambini venivano abusati ed assassinati.

Indagine che si aprì in seguito alla denuncia di una bambina, dove furono accusate oltre 20 persone, per abusi sessuali, fisici e psicologici ai danni di 16 bambini di età compresa fra 0 e 12 anni, all’interno delle mura domestiche, nei cimiteri della zona, dove si presumeva avvenissero questi riti.

Ne scaturirono 5 diversi processi penali che portarono all’archiviazione per mancanza di prove dell’accusa, dove 8 imputati furono assolti “perché il fatto non sussisteva”, ed invece gli altri 8 furono condannati per abusi domestici, ma senza alcuna impronta rituale.

In seguito le psicologhe responsabili degli interrogatori sui bambini, vennero definite dalla Corte di Cassazione, con parole durissime, accusate di veicolare nella mente dei bambini, dati ed informazioni che ne possono contaminare ogni successivo racconto, però intanto quei 16 bambini non sono più tornati a casa, e non hanno più rivisto le loro famiglia, nessuno vi fece più ritorno, spariti, dati alle famiglie affidatarie, con effetti persistenti e devastanti sulla loro psiche, in quanto bambini manipolati, spremuti, svuotati di ogni identità, tanto da credere di aver subito per davvero tali abusi.

Intanto la vita degli imputati venne totalmente distrutta : un sacerdote accusato degli abusi sessuali, Don Giorgio Govoni morì d’infarto, un’altra imputata si suicidò, altri due genitori fuggirono in Francia per preservare l’altra figlia, che non gli era ancora stata strappata, invece un altro imputato ha chiesto la revisione del processo.

Un fatto agghiacciante emerso in un reportage giornalistico del 2017 e poi ripreso nel 2018, dove emergeva il lavoro criminale di una psicoterapeuta, che attraverso la tanto discussa tecnica dello svelamento progressivo, instillò falsi ricordi in questi bambini, manipolandoli allo scopo di poter accusare i loro genitori, di fatti mai accaduti.

L’inchiesta “Veleno” di cui abbiamo accennato, ha dei forti legami con l’inchiesta di “Angeli e Demoni” dove è implicata l’Onlus Centro studi Hansel e Gretel, di Torino, dove rispunta il solito direttore scientifico Claudio Foti, protagonista e promotore di entrambi i casi.

Sono stati proprio questi “pseudo esperti” provenienti proprio da questo centro, ad avere effettuato gli interrogatori, sui bambini coinvolti nell’inchiesta della Bassa Modenese.

Inoltre tutti devono sapere che le famiglie affidatarie di questi bambini, sottratti impunemente alle loro famiglie, hanno sempre avuto dei legami molto stretti con la psicologa dei servizi sociali Valeria Donati, che fu la prima ad identificare, a suo dire, i casi di presunti abusi sui minori.

Inoltre guarda caso, la stessa psicologa Valeria Donati, si rese responsabile di un’altra sottrazione di minore ai danni di una bambina, che venne data in adozione ad un’altra famiglia, accusando la madre di abusi sessuali, che in realtà non erano mai avvenuti.

Va notato che la ex moglie del Foti, Cristina Roccia fu una delle consulenti del Tribunale Minorile di Modena, all’epoca dei processi che sconvolsero la Bassa Modenese, e che a sua volta, tra gli indagati nella vicenda ci sia la nuova compagna del Foti, la psicoterapeuta Nadia Bolognini, indagata anche per lo scandalo degli affidi illeciti di Bibbiano.

La Donati oltre ad essere stipendiata dall’Ausl di Mirandola, percepiva tra i 1032 ed i 1400 euro, a bambino, in quanto responsabile di una struttura sita in Reggio Emilia, Il cosiddetto centro aiuto al bambino (Cab) specializzato sui temi dell’abuso, denaro pubblico che in 10 anni l’individua, avrebbe accumulato per un ammontare di 2.209,400 euro DENARO PUBBLICO.

Le adozioni mascherate sono fonte di grande guadagno economico a quanto pare.

Lo sapevate che per la legge italiana, chiunque può diventare un genitore affidatario di un minore :

coppie sposate

coppie conviventi eterosessuali

coppie gay

coppie lesbiche

singles

e che le suddette persone possono aprire una casa famiglia altrettanto facilmente !?

Che sia indetta una commissione parlamentare al più presto,  ma che sia estesa in tutta Italia, ed anche nei Tribunali per i Minorenni.

50.000 bambini sono stati strappati alle loro famiglie, è ora di finirla con QUESTO SCHIFO E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHE IL POPOLO ITALIANO ESISTE E CHE SE LE COSE NON CAMBIANO, LE FAREMO CAMBIARE NOI A QUALSIASI COSTO !