Trecastelli (Ancona), sequestro giudiziario dell’allevamento
Le associazioni Oipa, Enpa, Lav e Lndc Animal Protection, che il mese scorso si erano messe a disposizione del Ministero della Salute, ribadiscono la disponibilità a dare il loro contributo alla soluzione della gravissima vicenda
Trecastelli (Ancona)
MARCHE, ALLEVAMENTO DI CANI SEQUESTRATO A TRECASTELLI (AN): SITUAZIONE GRAVE E RITARDI
Dopo quasi un mese dal sequestro giudiziario dell’allevamento di Trecastelli (Ancona) specializzato nella vendita di cani di razza di piccola taglia dove sono detenuti 850 cani tra chihuahua, barboncini, maltesi, quasi la metà dei quali positivi al batterio della brucellosi canina, patologia trasmissibile anche all’uomo, non risultano purtroppo essere state ancora prese misure volte alla tutela del benessere degli animali né attivate le procedure per l’affido a famiglie che, con le dovute cautele, possano prendersene cura.
Le associazioni Oipa, Enpa, Lav e Lndc Animal Protection, che il mese scorso si erano messe a disposizione del Ministero della Salute, ribadiscono la disponibilità a dare il loro contributo alla soluzione della gravissima vicenda quando le autorità responsabili - dalla Procura della Repubblica alla Regione Marche con il Servizio veterinario, dal Sindaco al Ministero della Salute con l’Istituto zooprofilattico sperimentale - decideranno le fondamentali, delicate e formali procedure di gestione degli animali e dei relativi affidi.
Si tratta di una situazione molto grave, come riscontrato dai Carabinieri forestali che hanno sequestrato l’allevamento dove - come abbiamo appreso - hanno trovato cani confinati in spazi angusti e senza aria, a volte chiusi in trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica in condizioni igieniche precarie.