Scuola, On.Frassinetti: problemi di edilizia scolastica e spendiamo 300 euro per un banco?

interrogazione dell'On. Frassinetti sulla scuola,giuseppe criseo

La scuola è sicuramente tra i temi piu' caldi del dibattito politico per i risvolti sulle famiglie, sugli studenti e anche sul mondo del lavoro ( insegnanti e personale non docente), come per tutto l'indotto collegato.


Di che numeri si tratta?


"Secondo il Focus  pubblicato dal Ministero dell’Istruzione, con i principali dati relativi all’anno scolastico 2019-2020 iniziato da poco: numeri, tabelle, grafici, divisi per regione e ordine di studio, gli studenti italiani ad oggi sono più di 8 Milioni, 7.599.259 la popolazione scolastica della scuola statale, mentre 866.805 sono gli alunni degli istituti paritari.", fonte ufficiale MIUR.


7 su 10 frequentano la scuola dell’infanzia. Per le statali la regione con il maggior numero di iscritti è la Lombardia (1.183.493 studenti). Mentre il Molise, con 37.170 alunni, è la regione con il minor numero.

Dati che mettono in luce quanto sia importante la scuola, con risvolti significativi sulle famiglie che dovranno riorganizzarsi, come le aziende di trasporto scolastico, di concerto col mondo della sanità che detta le regole talvolta non sempre applicate dalla politica ( ricordiamo le decisioni di Conte sopra tutto e tutti).


Il tema è caldo e ci sono tante preoccupazioni di tipo sanitario, ma anche culturale e organizzativo, come anche di responsabilità giuridiche ed etiche nel caso ci fossero problemi sanitari al personale come agli alunni.


Un passaggio fondamentale che vede schierarsi l'opposizione ma non solo, nella richesta di chiarezza ed efficacia.


In quest'ottica abbiamo chiesto all'On. Frassinetti di Fratelli d'Italia, impegnata nella lotta politico/sociale che depositato un'interrogazione parlamentare, evidenziando alcuni passaggi significativi: la scelta condivisa del Commissario, il distanziamento, il lavoro di gruppo e la spesa non  indifferente per lo Stato per l'acquisto di tre milioni di banchi.


Mettiamo a disposizione dei lettori il testo integrale pervenuti dall'Onorevole che ringraziamo:

"Ministero dell’istruzione Ufficio legislativo
la sfida principale, in questo momento, è costituita dalla capacità di garantire il ritorno in classe delle nostre studentesse e dei nostri studenti in piena sicurezza, tenendo in adeguata considerazione sia i differenti livelli di governo coinvolti che le istituzioni scolastiche autonome, nonché ogni risorsa utile per il
perseguimento di tale obiettivo.

A tal proposito, ci è sembrato importante garantire alle famiglie ed alla comunità scolastica che vi fosse un Commissario straordinario che potesse, con efficacia e tempestività, fornire il proprio contributo per adeguare le dotazioni strumentali alla situazione epidemiologica. 

La scelta, già annunciata nel Piano per la riapertura delle scuole, varato lo scorso 26 giugno, di affidare questo compito ad una struttura commissariale già esistente è la più razionale. Da un lato, consentirà di rispettare il termine di settembre per la riapertura delle scuole, garantendo la maggiore tempestività possibile negli acquisti, dall'altro eviterà diseconomie e duplicazioni.

CAMERA DEI DEPUTATI
VII Commissione Cultura
seduta del 23 luglio 2020
svolgimento dell’interrogazione parlamentare a risposta immediata dell’On.le Frassinetti
 Onorevole Frassinetti,
 
Contestualmente al perseguimento di un avvio ordinato e in piena sicurezza dell’anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione sta lavorando per la costruzione di un modello di scuola più innovativa. L’intervento del Commissario straordinario per l’Emergenza Covid è un’azione importante che, se da un lato ci permette di garantire maggiore distanziamento, consentirà ai ragazzi di lavorare in gruppo e di avere forme di innovazione didattica. 

Si tratta, infatti, di arredi che saranno un patrimonio per il lavoro in classe e nei laboratori, di risorse che rimarranno alla scuola italiana, arricchendola.

Preciso, secondo quanto comunicato con propria nota dallo stesso Commissario, che il 20 luglio scorso è stata pubblicata sui siti istituzionali della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’istruzione e della Protezione civile la gara pubblica europea finalizzata all’acquisto di un massimo tre milioni di banchi per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza: in particolare, fino a 1,5 milioni di banchi monoposto tradizionali e fino a 1,5 milioni di sedute attrezzate di tipo innovativo.

Evidenzio, altresì, in merito all’importo complessivo del bando, che nessuna cifra compare nello stesso e che alcuna dichiarazione è stata rilasciata in merito dal Commissario.


Aggiungo che le quantità indicate, per ciascuna tipologia di banco, hanno un valore puramente indicativo, nell’ambito del complessivo fabbisogno di tre milioni di banchi/sedute attrezzate innovative e saranno esattamente definite in sede di contratto, sulla base dell’indicazione degli istituti scolastici destinatari, sulla base dei rispettivi fabbisogni, comunicati dal Ministero dell’Istruzione.


Il Bando contiene, inoltre, i criteri secondo i quali le offerte verranno valutate rispettando una procedura concorrenziale, trasparente, accelerata.


I criteri di valutazione, puntualmente e dettagliatamente indicati nel Bando e nell’allegato recante le specifiche tecniche richieste, con primario riferimento alle norme UNI vigenti per ciascuna tipologia di prodotto, privilegiano ovviamente la qualità e la funzionalità degli arredi scolastici in questione e al contempo assicurano un valore non banale anche al prezzo, secondo i criteri ordinariamente utilizzati nelle selezioni attraverso gara europea. Ciò significa, quindi, che il prezzo per ciascuna tipologia richiesta sarà dettato dal mercato.


Aggiungo che, il Bando prevede che le imprese dovranno assicurare, oltre a un numero minimo di banchi tradizionali o sedute attrezzate innovative anche l’imballaggio, il trasporto, la consegna e il montaggio dei prodotti entro il 31 agosto 2020.


Onorevole, come si può cogliere leggendo tutte le clausole del Bando, si tratta di una procedura eccezionale soprattutto per i tempi necessariamente ristrettissimi, tuttavia estremamente attenta a non concedere sbavature per quanto concerne l’affidabilità dei prodotti, degli operatori economici e delle procedure di selezione.

Concludo sottolineando, ancora una volta, che sono le Scuole ad indicare il fabbisogno e che le istituzioni scolastiche hanno la possibilità di scelta: se rinnovare cioè l’arredo scolastico con postazioni tradizionali monoposto o optare per le sedute più innovative, che sono già in uso – da molti anni - in diverse realtà scolastiche. Non è intenzione di questo Ministero imporre una tipologia di arredo, ma supportare le istituzioni scolastiche nel rinnovarlo secondo le proprie necessità."