Sardegna, Giganti Mont'e Prama al centro dello scontro
Fondi nel 2005 da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e della Regione Sardegna, le statue sono state ricomposte dai restauratori del C.C.A. (Centro di conservazione archeologica di Roma), guidati dalla soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro, in collaborazione con quella per le province di Cagliari e Oristano
La contesa tra sardi sta incuriosendo tanti nell'ambito culturale, parliamo della 'guerra dei Giganti' si combatte in Sardegna, tra Cabras e Cagliari.
La vicenda è nata dalla soprintendente archeologica Maura Picciau, mercoledì 10 febbraio: si è trovata davanti i cancelli sbarrati e non è potuta entrare a visionare le statue dei Giganti e il materiale archeologico che per il loro restauro dovrebbe essere trasferito a Cagliari. (AGI).
Il sindaco di Cabras non si fida della richiesta e teme che non rientrino al suo paese.
La richiesta viene presa e portata avanti dalla soprintendente in base all'articolo 19 del Testo unico dei beni culturali: "I soprintendenti possono procedere in ogni tempo, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza, a ispezioni volte ad accertare l'esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali".
Il sindaco dice che il preavviso è breve e i cittadini manistefano contro il trasferimento.
Nella vicenda sono intervenuti pure i carabinieri.
Sono tanto importanti I Giganti di Mont'e Prama (Sos zigantes/gigantes de Monti Prama in lingua sarda[1][2][3]): sono sculture nuragiche a tutto tondo.
quasi tutti di sesso maschile e dalla muscolatura molto sviluppata, fatto che, in connessione all'immagine delle statue, ne sottolinea l'appartenenza alla classe dei guerrieri o comunque degli aristocratici; le più antiche sepolture contengono reperti di ceramica datati dagli studiosi all'età del Bronzo Recente (1300–1200 a.C).; gli indizi antropologici e genetici ricavati dai resti delle ossa indiziano l'origine locale e nuragica dei guerrieri sepolti.
Sono state trovate casualmente in un campo nel marzo del 1974 in località Mont'e Prama nel Sinis di Cabras, nella Sardegna centro-occidentale.
la datazione dei Kolossoi – nome con il quale li chiamava l'archeologo Giovanni Lilliu – oscilla dal IX secolo a.C. (900-801 a.C.) o addirittura al XIII secolo a.C. (1300-1201 a.C.), ipotesi che potrebbero farne fra le più antiche statue tridimensionali isolate dallo sfondo del bacino mediterraneo, in quanto antecedenti alle statue della Grecia antica, dopo le sculture egizie (wikipedia).
Una rarità ed importanza che potrebbe essere il volano di un'attività turistica e culturale non da poco per il paese di cabras, da qui nasce la querelle.