Ricerca Sanità Globale di Amsi, UMEM e Uxu

Ricerca Sanità Globale di Amsi, UMEM e Uxu

Sanità;Amsi,UMEM e UXU; lanciamo la Ricerca #SanitàGlobale, Esercitano 550 mila medici di origine straniera su 2 milioni totali in Europa

Foad Aodi e Lorenzo Proia: “Una Ricerca che ha la finalità di affrontare il confronto tra SSN in Italia e Europa con Africa, Sud America ,Paesi dell'Est , Arabi e del Medio Oriente”.

Al via Ricerca dell’Associazione  medici di origine straniera in Italia (Amsi) nel suo 20° anno di attività insieme all'Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM,) e al Movimento internazionale Transculturale inter professionale Uniti per Unire(UXU) #SanitàGlobale coordinata da Foad Aodi ,Fondatore di Amsi ,UMEM e UXU e Membro del Registro Esperti Fnomceo, da Lorenzo Proia, giornalista scientifico-sanitario, storico e Ricercatore, Coordinatore Nazionale Dipartimento "Informazione, Ricerca e Studi" di UXU) e da Nadir Aodi Laureando in podologia ,Coordinatore Dipartimento Gioventù e Seconda Generazione di (UXU) e in collaborazione con i Professionisti della Sanità, Associazioni e Comunità di origine straniera aderenti ai nostri movimenti che metterà a confronto il livello di Sanità e Salute in Italia con quelle dei Paesi Africani, Sudamericani ,Europei, Mondo arabo-mediterraneo e Paesi Europa dell'Est. La Ricerca si focalizzerà su dieci aree di interesse: 1) Parto e Maternità; 2) Pediatria; 4) Professioni Sanitarie; 5) Sanità “industrializzata od emergente”; 6) Eccellenza;  Emergenze Sanitaria; 7) “Cure fai da te” 8) Patologie più emergenti; 9)Fake News in Sanità; 10) Le patologie della "Povertà" e della "Ricchezza".La Ricerca ha lo scopo di identificare una “Sanità al servizio dei più fragili”, in particolare le Donne, i Minori e le persone che vivono ai margini della società, oppure anche solo ai margini dei grandi centri urbani, una ricerca sociologica e sanitaria.

“L'Italia nel panorama della Sanità mondiale occupa un posto di eccellenza per la qualità dei professionisti della Sanità e i servizi ma va migliorato l’aspetto organizzativo, la sicurezza , lista d’attesa, vanno contrastate le aggressioni e la violenza che è in crescita, la carenza dei Medici, la fuga dei cervelli, l’integrazione dei professionisti della Sanità di origine straniera, gli stipendi e il pagamento dei professionisti della Sanità, Ricercatori, Specializzandi, Medici giovani e medici donne , proprio queste temi importanti saranno al centro dell’attenzione per fare confronti tra SSN italiano e altri Paesi per individuare le criticità e le eccellenze proponendo soluzioni adeguati e combattere i muri e pregiudizi politiche quelli che non hanno interesse di affrontare sul serio i problemi per risolverli”. Cosi Dichiara Foad Aodi, che inizia a annunciare i primi dati importanti da non trascurare: “In Europa ci sono 2 milioni di camici bianchi di cui 550 Mila Medici di origine straniera( 450 mila stabili ,100 mila mobili e il 30% sono della Seconda Generazione), maggiormente i medici stranieri sono presenti in Francia, Italia, Germania, Inghilterra, Europa dell’Est, Belgio, Spagna, Grecia, Portogallo e Svizzera . La loro provenienza maggiore viene da paesi Africani, dal Nord Africa, dai Paesi Arabi, dall’India, dalla Cina, dall’Asia e dal Sud America” .

“L’Italia ha i Medici più anziani ed  è il Paese dove si garantiscono salari tra i più passi in Europa e dove si registra una mobilità maggiore dei colleghi italiani e di origine straniera in Italia e in Europa e una nota positiva i colleghi italiani sono tra i più attivi nel volontariato e solidarietà a favore di chi ha bisogno in particolare in Africa, in Asia ed in Medio Oriente”, conclude Aodi avvertendo che in Europa già mancano 300 mila medici per colpa dei pensionamenti,salari bassi, mobilità maggiori verso i Paesi non comunitari, l'alto costo della assicurazione professionale e la “professione più bella nel mondo” è diventata la più stressante in una società sempre  più globalizzata ma più impaurita e insicura.

“Vogliamo – spiega Proia – individuare in particolare due cose: 1) se il livello di medicalizzazione, tipico dei grandi centri urbani, giova al 100% alla qualità della vita, rispetto al livello di qualità ambientale, tipico delle campagne e delle montagne, di qualità del cibo e della gastronomia, di qualità delle relazioni sociali meno frenetiche e ‘nervose’. Poi, vogliamo capire se ciò che si trova più facilmente nel grande centro urbano o el Paese maggiormente industrializzato (la professione sanitaria “specializzata” e, inoltre, la cura sistematica delle problematiche legate alla Psiche) offre un servizio pienamente utile al concetto di Benessere e proposito e fare un raffronto fra tutto ciò”.

Per sostenere il clima i Ricercatori cercheranno di limitare al minimo gli spostamenti inquinanti, soprattutto aerei.


www.amsimed.org