Raffaele Cutolo: "Sì, l'ho fatto io l'omicidio Salvia".
libro di Antonio Mattone col ricordo di Salvia, portavoce a Napoli della Comunità di Sant'Egidio
"Sì, l'ho fatto io l'omicidio Salvia". Con questa ultima e forse unica confessione del boss Raffaele Cutolo (recentemente scomparso), fatta a Mattone, si apre così il libro di Antonio Mattone, portavoce a Napoli della Comunità di Sant'Egidio, direttore dell'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi e autore del libro 'La vendetta del boss - L'omicidio di Giuseppe Salvia (Guida Editori, 522 pagine, 20 euro) (ANSA).
"Questo libro toglie il velo di una comoda cecità e mostra la condizione di uomini come noi, che vivono insieme, diversamente da noi, la vita e la morte. La vita che è sopravvivenza, desiderio, sogno, illusione. La morte che è la controfaccia di ciascuna di queste cose, perfettamente combaciante con esse. ... Google Books.
Chi era Salvia?
Salvia era il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso nel 1981 dalla NCO ( Nuova Camorra Organizzata) di Cutolo in quanto cercava di contrastare il suo potere all'interno del penitenziario napoletano.
Ne avevamo parlato in un articolo precedente, citando le parole del figlio, https://ilquotidianoditalia.it/cutolo-uno-dei-tanti-omicidi-quello-di-giuseppe-salvia-di-poggioreale
«Mi auguro si sia pentito con se stesso davanti a Dio prima di morire». Claudio Salvia, figlio di Giuseppe.
Lo Stato e l'è cavata con una targhetta, mentre avrebbe potuto almeno tentare di salvare Giuseppe.
Vengono ricostruiti efferati omicidi come quelli di Antonino Cuomo, del boss calabrese Mico Tripodo e delle stragi avvenute nella notte del terremoto del 23 novembre 1980 e nella replica del sisma il 14 febbraio dell'anno successivo. In quel contesto difficile Giuseppe Salvia, è la tesi ribadita da Mattone, "venne lasciato solo dal ministero e dalla direzione del carcere a combattere l'arroganza e il potere del boss di Ottaviano che reagì prima schiaffeggiando pubblicamente il funzionario e poi decretandone la morte".(ANSA)