OROLOGIO PLANETARIO MACERATA
Dopo 133 anni è tornato sulla Torre Civica l’orologio planetario grazie al paziente lavoro del maestro Alberto Gorla.
Ci troviamo a Macerata, una delle cinque Province della Regione Marche nel Centro Italia, precisamente nella sua bella Piazza della Libertà, cuore pulsante della cittadina, maceratese che il 18 aprile del 2015, dopo 133 anni circa è tornata ad ammirare collocato nella Torre Civica, in sostituzione della lapide commemorativa di Vittorio Emanuele II, l’ imponente orologio planetario, che due volte al giorno, esattamente alle 12.00 e alle 18.00, attrae turisti e maceratesi con il suo affascinante carosello dell’Angelo e dei Re Magi, in onore alla Vergine Maria che uscendo da un portoncino si esibiscono in una deliziosa passerella.
L’orologio planetario opera di cui può vantarsi la Città di Macerata non è semplicemente astronomico ma planetario, cioè rappresenta i pianeti del sistema solare noti al tempo della sua realizzazione, nel 1571 ai Fratelli Lorenzo Maria e Ippolito Ranieri di Reggio Emilia autori di tale capolavoro, opera, replicata con maestria e paziente ricostruzione dall’artigiano mantovano Alberto Gorla.
Il quadrante Policromo, oltre alle ore, mostra al contempo i moti della Luna e del Sole e il percorso dei soli cinque pianeti noti ai Fratelli Ranieri quando a quel tempo realizzarono questa incantevole opera, dove in una nicchia sovrastante l’orologio è inserita la figura della Madonna col Bambino sotto ad un cielo stellato, alla quale si inchinano due volte al giorno, l’Angelo e i Re Magi quando escono dalle due porticine poste al di sopra del quadrante Policromo, durante il loro carosello, regalando emozioni ai tanti fortunati che possono ammirarlo.
Ciò che da quel tocco di particolarità e straordinarietà a questo magnifico esemplare sono proprio i moti apparenti della volta celeste, del Sole e della Luna e il percorso dei cinque pianeti che lo rende davvero unico tra gli orologi da torre rinascimentali.
Durante lo scandire delle 24 ore rappresentante l’antico calendario, si osserva anche la fase lunare del momento.
Il meccanismo magnifico e altrettanto particolare è possibile vederlo all’interno della torre dove è collocato, per la sua ricostruzione nel ventunesimo secolo è stato necessario un investimento di circa ottocentomila euro.