Milano, teppisti no tav imbrattano treno

Anche il macchinista del convoglio, sceso dalla cabina di guida per verificare quanto stesse accadendo, è stato colpito al volto da spruzzi di vernice con bombolette spray da parte dei manifestanti, poi fuggiti. 

Milano, teppisti no tav imbrattano treno

 TEPPISTI SUI BINARI BLOCCANO TRENO, IMBRATTANO LA CABINA

E AGGREDISCONO IL MACCHINISTA CON VERNICE SPRAY 

L’episodio poco dopo le 7 mentre il treno della S9 era fermo nella stazione di Porta Romana 

Gli assalitori hanno brandito uno striscione dichiarandosi “No Tav”. Da Trenord vicinanza al macchinista

Milano, 27 aprile 2021 - Questa mattina poco dopo le 7, mentre il treno 24922 (Albairate 6.38-Saronno 8.24) della linea S9 Saronno-Seregno-Albairate effettuava regolarmente fermata nella stazione di Milano Porta Romana, un gruppo di persone con volto coperto è sceso sul binario, davanti al convoglio, e ne ha impedito la ripartenza dispiegando uno striscione con la scritta “Solidarietà con i resistenti No Tav” e imbrattando i vetri della cabina di guida e i fanali con vernice spray di colore nero.  

Anche il macchinista del convoglio, sceso dalla cabina di guida per verificare quanto stesse accadendo, è stato colpito al volto da spruzzi di vernice con bombolette spray da parte dei manifestanti, poi fuggiti. 

L’episodio è stato tempestivamente segnalato agli Organi di Polizia; sono intervenute  sul posto due pattuglie di Carabinieri e la Polizia Ferroviaria. Il macchinista, precauzionalmente trasportato al Pronto Soccorso  dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, è stato visitato e successivamente dimesso.     

A causa dell’episodio, la circolazione sulla linea S9 ha subito ritardi fino a 120 minuti e limitazioni di percorso; fra le stazioni di Saronno e Seregno è stato attivato un collegamento di autobus sostitutivi. Per alcune corse della linea Milano-Mortara è stata prevista fermata straordinaria a Milano San Cristoforo e Albairate. Il treno coinvolto ha terminato la corsa a Milano Porta Romana e sarà condotto in deposito per il ripristino. 

Trenord esprime vicinanza al proprio macchinista e segue l’evoluzione della vicenda attraverso la propria Funzione Security, in piena collaborazione con gli Organi di Polizia  procedenti.