Milano, Il pranzo a scuola finisce in Tribunale
Genitore si rivolge al TAR conto un disposto del dirigente scolastico
Una mamma di uno studente della scuola Cardarelli-Massaua di Milano si è rivola al Tribunale Amministrativo in merito alla possibilità del figlio, con disturbi alimentari, di poter fare il pranzo al sacco in mensa a scuola.
Il 15 ottobre scorso la III sezione del Tar di Milano, presidente Ugo Di Benedetto, si è espressa dopo una causa che è durata ben un anno stabilendo che è consentito il pranzo al sacco in mensa coi compagni, con la motivazione che il servizio mensa “conserva ex lege natura facoltativa e a domanda individuale”.
Il genitore era arrivato al TAR chiedendo l’annullamento dell’atto con il quale il dirigente dell’istituto scolastico respingeva la richiesta avanzata in tema di autorefezione in orario scolastico, nonché l’accertamento del diritto del minore ad essere ammesso a consumare i propri pasti di preparazione domestica nel locale adibito a mensa, unitamente ai compagni di classe.