Messinese tenta di vendere vaccino anti covid

Messinese arrestato in Umbria

Messinese tenta di vendere vaccino anti covid

 

TENTA DI VENDERE IL VACCINO

ANTI-COVID DELL’ASTRAZENECA

MESSINESE ARRESTATO IN UMBRIA

Quando l’immaginazione e il bisogno sono senza confini. Potrebbero essere state queste le motivazioni che hanno mosso un messinese in Umbria che ha tentato di vendere …. Il vaccino anti-Covid dell’AstraZeneca proprio alla Regione. Si spacciava per rappresentante della casa farmaceutica e affermava che la vendita poteva essere effettuata anche al di fuori del quantitativo prenotato dal governo italiano. Ma non ha fatto i conti con la diffidenza e -perché no!- la conoscenza del funzionario al quale si era presentato per trattare. Il vaccino, infatti, non era stato ancora approvato dall’Ema, quindi non aveva ancora alcun effetto garantito, né poteva essere venduto. Il funzionario umbro con una scusa si è allontanato dall’ufficio e da un’altra stanza ha chiamato i carabinieri che hanno inviato nella sede della Regione Umbria alcuni uomini del nucleo antisofisticazioni che hanno provveduto all’arresto del falso dimostratore scientifico. I carabinieri perugini successivamente hanno avvertito i loro colleghi di Messina che hanno perquisito l’abitazione dell’arrestato, sembra però senza successo.

La storia ha dell’incredibile, ancora più se si pensa che sarebbe emerso che il messinese avrebbe tentato di vendere il vaccino anche in altri paesi europei. Sono in corso ulteriori indagini. La casa farmaceutica che produce il vaccino si costituirà contro di lui

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TENTA DI VENDERE IL VACCINO

ANTI-COVID DELL’ASTRAZENECA

MESSINESE ARRESTATO IN UMBRIA

Quando l’immaginazione e il bisogno sono senza confini. Potrebbero essere state queste le motivazioni che hanno mosso un messinese in Umbria che ha tentato di vendere …. Il vaccino anti-Covid dell’AstraZeneca proprio alla Regione. Si spacciava per rappresentante della casa farmaceutica e affermava che la vendita poteva essere effettuata anche al di fuori del quantitativo prenotato dal governo italiano. Ma non ha fatto i conti con la diffidenza e -perché no!- la conoscenza del funzionario al quale si era presentato per trattare. Il vaccino, infatti, non era stato ancora approvato dall’Ema, quindi non aveva ancora alcun effetto garantito, né poteva essere venduto. Il funzionario umbro con una scusa si è allontanato dall’ufficio e da un’altra stanza ha chiamato i carabinieri che hanno inviato nella sede della Regione Umbria alcuni uomini del nucleo antisofisticazioni che hanno provveduto all’arresto del falso dimostratore scientifico. I carabinieri perugini successivamente hanno avvertito i loro colleghi di Messina che hanno perquisito l’abitazione dell’arrestato, sembra però senza successo.

La storia ha dell’incredibile, ancora più se si pensa che sarebbe emerso che il messinese avrebbe tentato di vendere il vaccino anche in altri paesi europei. Sono in corso ulteriori indagini. La casa farmaceutica che produce il vaccino si costituirà contro di lui.