Maria Orsola 1970 - 2020. FARE DELLA PROPRIA VITA UN DONO

Maria Orsola 1970 - 2020

Due appuntamenti a VALLO TORINESE

Domenica 12 luglio 2020


Celebrazione liturgica nella Chiesa parrocchiale
alle ore 10.30



Testimonianze Analisi Percorsi di futuro

Comunità da generare e rigenerare. Con maria Orsola, "Fare della propria vita un dono"

Domenica 12 luglio alle ore 15,30 al Centro parrocchiale di Vallo (via Card. Pellegrino)

e in diretta streaming YouTube https://youtu.be/o0-QEqfJ88U  

DAI BEATLES A ZOOM. MARIA ORSOLA, 50 ANNI DI VITA (E DI SANTITA’ ORDINARIA, CRESCIUTA CON LA COMUNITA’)

Chissà cosa direbbe oggi Maria Orsola, con le sue amiche, di Zoom, Instagram e Facebook. Roba smart, veloce, adatta ai giovani, piattaforme per fare rete e per gettare ponti. Due cose che le piacevano e che ne hanno fatto la cifra di quindici anni e nove mesi di vita. Chissà come userebbe Maria Orsola Bussone quei mezzi, avesse 15 anni oggi. Come tutti i giovani della sua età, indubbiamente. Per studiare, fare lezioni a distanza, condividere idee ed esperienze con gli amici. Di certo non mollerebbe la sua bicicletta, quella con cui portava, per Vallo, oltre 70 biglietti scritti a mano, ogni settimana, con la “Parola di Vita”, la frase del Vangelo da vivere e poi condividerne benefici e mancanze. Di certo, quei social, Zoom compreso, non impedirebbero a Maria Orsola e alle sue amiche, di ritrovarsi negli incontri settimanali con don Vincenzo Chiarle, don Baccega e don Silvano Cola, tanti altri – sacerdoti, famiglie, anziani, bambini – per (provare) a radicalizzare un percorso di vita con il Vangelo al centro, grazie alla scoperta dell’Ideale dell’Unità proprio del Movimento dei Focolari. Un percorso di parrocchia, nel quale Maria Orsola ha fatto “una luminosa corsa verso il Cielo”.
Cinquant’anni fa si interrompeva l’esistenza terrena di Maria Orsola. A Cà Savio, il 10 luglio 1970, muore improvvisamente la “ragazza con la chitarra”. Un banale incidente, al termine di una giornata al mare in un campo scuola con la parrocchia. Cinque decenni in cui la sua figura è stata viva, studiata e approfondita nel corso del Processo di Beatificazione, conosciuta oltre i confini, in tutto il mondo. Una ragazza di Vallo, nata il 2 ottobre 1954, che scopre a 12 anni la bellezza della vita del Vangelo. Condividere, generare l’unità, scegliere di non essere soli e di ricominciare insieme quando si sbaglia e si cade. La spiritualità dell’unità e il legame con la parrocchia, la “Chiesa-comunione”, la modernità del post-Vaticano II, colpiscono Maria Orsola e proprio nella dimensione parrocchiale si articola il suo percorso. “Normalissimo – come ripete da cinquant’anni mons. Vincenzo Chiarle, parroco di Vallo – Un percorso fatto nella parrocchia, come pochissime altre avventure di santità. È una dimensione di santità comunitaria la sua, che è un grande dono per la Diocesi di Torino. Maria Orsola ha conosciuto la spiritualità del Movimento dei Focolari, vi aveva creduto fino in fondo, con entusiasmo e impegno, bruciando le tappe di una maturazione e crescita cristiana che oggi è un modello imitabile”. “La sua vita – aggiunge il parroco di Vallo – compendiava i frutti prodotti dall’incontro della Chiesa gerarchica, per lei la parrocchia, e i doni carismatici, quelli del Movimento dei Focolari. Un patto modernissimo, decisivo per la chiesa che si trasforma”. E tutto questo ha fatto di lei una ragazza speciale? «Sì – afferma la postulatrice della Causa di Canonizzazione, suor Maria Caterina Einaudi – perché fin dall’inizio, dopo la sua morte, c’è stata fama di santità. E la santità non si inventa, la crea solo Dio”.
La vita di Maria Orsola divenne negli anni esempio per tanti, in Italia e all’estero, come ricorderà proprio a Vallo nel 1993 l’Arcivescovo di Praga Miloslav Vlk, come pure i vescovi di Taipei e Baghdad. Ma soprattutto un esempio per la gente comune (300mila persone passate a Vallo dal 1967 a oggi), i ragazzi che si sono preparati ai sacramenti in incontri e campiscuola sull’esempio e sugli scritti di una sedicenne che papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988, allo stadio di Torino, additò a sessantamila giovani come modello: “accettò di fare della sua vita un dono”. La causa di beatificazione ha portato il 18 marzo 2015 alla promulgazione da parte della Congregazione delle Cause dei Santi del “Decretum super virtutibus”, la venerabilità per virtù vissute “in modo eroico, in una vita ordinaria ed imitabile”. La corsa di Maria Orsola non finì con la tragedia. Lo sintetizzò bene il cardinal Severino Poletto nel 2004 nella messa per la traslazione della salma nella chiesa parrocchiale: “Pur essendo attorno a una bara, qui non c’è la morte, ma il trionfo della vita!”.
Quella di domenica 12 luglio a Vallo, non sarà una commemorazione. Maria Orsola vive oggi in tanti giovani. A partire dalle 15,30 diretta streaming YouTube all’indirizzo https://youtu.be/o0-QEqfJ88U. L’evento partirà dal centro parrocchiale di Vallo; nella scaletta del pomeriggio di domenica, filmati, interviste – anche ai genitori di Maria Orsola, Luigina e Umberto – testimonianze dall’Italia e dall’estero e la partecipazione in diretta da Loppiano dei complessi internazionali Gen Rosso e Gen Verde. Domenica mattina, alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Vallo, la messa nel cinquantesimo anniversario con don Luca Ramello, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi, all’altare insieme a monsignor Vincenzo Chiarle.

di Marco Bussone

Il 18 marzo 2015 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Orsola Bussone, la giovane laica di Vallo Torinese (era nata il 2 ottobre 1954) morta a Ca’ Savio il 10 luglio 1970. ll Processo di Beatificazione fu aperto dal Cardinal Giovanni Saldarini, Arcivescovo di Torino, domenica 26 maggio 1996.

Sul sito del movimento si Focolari è disponibile un dettagliato profilo biografico e spirituale della nuova Venerabile torinese. ( sito diocesi di Torino)