Malpensa, Uil Trasporti Albrizio: divieto licenziamento garanzia temporanea
«La situazione aeroportuale lombarda con la seconda ondata di epidemia appare preoccupante, nonostante Sea e Sacbo introducano metodi e strumenti all’avanguardia per accertare e garantire lo stato di salute dei passeggeri»
Malpensa risente fortemente della crisi da coronavirus, a causa del crollo del numero dei voli attivi e quindi dei passeggeri che non arrivano e non possono partire.
I sidacati sono preoccupati, per la Uil Trasporti Albrizio dichiara:
«La situazione aeroportuale lombarda con la seconda ondata di epidemia appare preoccupante, nonostante Sea e Sacbo introducano metodi e strumenti all’avanguardia per accertare e garantire lo stato di salute dei passeggeri» sottolinea la Uil Trasporti Lombardi, a che con il segretario delegato al trasporto aereo sottolinea che «da una parte le regole di protezione internazionale e nazionale, dall’altra la legittima paura di essere contagiati, hanno pressoché azzerato il traffico aereo. Nei piazzali degli aeroporti si vedono numerosi aerei, ma la quasi totalità sono fermi nelle piazzole di parcheggio e non si sa fino a quando.
Nelle aerostazioni i pochi passeggeri sono stranieri, in Italia per lavoro, che rientrano nei loro Paesi originari, passando in altri scali europei che hanno collegamenti con i rispettivi Paesi»
Si stanno ponendo in atto tutte le tutele del caso ma il Governo dovrà farsi carico del settore, importante non solo in Lombardia, ma anche per gli effetti diretti e indiretti sul resto del Paese, vista l'importanza sotto il profilo occupazionale ed economico degli aeroporti milanesi.
L'analisi di Albrizio prosegue:
«La tutela dei lavoratori con il divieto di licenziamento fino a marzo 2021 – parla per la Uil Trasporti Lombardia Antonio Albrizio - è chiaramente una garanzia temporanea che ci permetterà di avere prospettive più chiare senza aver distrutto il tessuto occupazionale. Al momento non è possibile prevedere quando si tornerà ai livelli di traffico pre-Covid e questo è un altro grande problema che dovrà essere affrontato con aziende e Istituzioni e per il quale stiamo già elaborando iniziative».
«Non è accettabile – conclude Albrizio - che in questo contesto di crisi, si continuino a proporre offerte di lavoro a tariffe sempre più basse, soprattutto nel settore dell’handling, spostando contratti da un azienda all’altra e creando ulteriori ricadute negative in capo ai lavoratori. Gli aeroporti lombardi, considerati un fiore all’occhiello del sistema aeroportuale italiano, registrano un grande ritardo in materia di tutela dell’occupazione territoriale, vedi il principio delle limitazioni e delle clausole di salvaguardia occupazionale, principio già adottato in Italia da altri aeroporti meno strategici».