Malpensa, crisi occupazionale delle donne

denuncia dell'On.Tovaglieri della Lega

Malpensa, crisi occupazionale delle donne
TRASPORTO AEREO, TOVAGLIERI (LEGA) DENUNCIA A UE CRISI OCCUPAZIONE FEMMINILE A MALPENSA
Bruxelles, 30 ott – L’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega) è intervenuta nel corso della commissione congiunta Trasporti-Femm, in occasione della settimana della parità di genere del Parlamento Europeo, per denunciare la crisi dell’occupazione femminile nel trasporto aereo, con particolare attenzione allo scalo di Malpensa, che ha registrato un calo del 75% dei passeggeri e sta vivendo una fase di grandi timori anche per la tenuta dei posti di lavoro. 

«Quale rappresentante del territorio lombardo, dove operano tre fra i più importanti aeroporti internazionali d’Italia, ho voluto portare all’attenzione delle istituzioni europee le drammatiche conseguenze della crisi del trasporto aereo sull’occupazione femminile. 

Questo settore è infatti tra i più colpiti dall’emergenza Covid: l’attività degli scali, secondo la Iata, non tornerà ai livelli pre-epidemia prima del 2024. Sono a rischio 7 milioni di posti di lavoro, a seguito del crollo del 78% del traffico passeggeri in Europa. La crisi penalizza soprattutto le donne, che sono la maggior parte degli addetti nei servizi di bordo e di terra, ma anche nell’indotto. Si tratta prevalentemente di impiegate con contratti interinali, che spesso fanno riferimento alla legislazione estera, caratterizzata da minori tutele. 

È necessario coinvolgere l’università e la ricerca: la soluzione non è imporre la parità di genere nel campo dei trasporti, bensì formare manager e sviluppare competenze qualificate. Le donne vogliono essere protagoniste del rilancio del settore dell’aviazione europea: diamo loro le opportunità che meritano.

Una svolta in questo senso potrebbe venire proprio dall’azione della Lega: grazie al nostro impegno sul territorio e alle pressioni esercitate sul governo, il sistema aeroportuale italiano è finalmente entrato nel piano di investimenti dell’esecutivo legati al Recovery Fund».