LIVORNO, perquisiti tre minorenni per piazza Attias

indagati per i reati di “resistenza a pubblico ufficiale”, “danneggiamento”, “lesioni personali” aggravate e “rifiuto di fornire le proprie generalità”

LIVORNO, perquisiti tre minorenni per piazza Attias

CARABINIERI LIVORNO. Perquisiti 3 minorenni per i fatti di piazza Attias del 20 ottobre scorso.

Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri della Compagnia e del Nucleo Investigativo di Livorno hanno dato esecuzione ad un Decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze nei confronti di tre infradiciassetteni indagati per i reati di “resistenza a pubblico ufficiale”, “danneggiamento”, “lesioni personali” aggravate e “rifiuto di fornire le proprie generalità” in concorso continuato.  

Il provvedimento, a firma del Procuratore, dott. Antonio Sangermano, che sta coordinando le indagini, è stato emesso a seguito degli esiti delle immediate investigazioni sviluppate dai Carabinieri del Comando Provinciale dopo l’aggressione subita da parte di personale dell’Arma e della Polizia Municipale di Livorno la sera dello scorso 20 ottobre a piazza Attias.

Le indagini hanno consentito di accertare che, oltre al 17enne identificato nell’immediatezza dei fatti, altri due, coadiuvati da un folto gruppo di giovani, in corso di identificazione, aggredivano il personale delle Forze dell’Ordine giunto in quella piazza su richiesta di alcuni cittadini che segnalavano assembramenti di ragazzi incuranti del rispetto della distanza interpersonale e che non indossavano alcuna protezione delle vie respiratorie. 

I tre, oltre ad opporre resistenza ai Carabinieri ed agli agenti della Polizia Municipale, si rifiutavano di fornire le proprie generalità e danneggiavano le autovetture di servizio, lanciando al loro indirizzo oggetti contundenti. Nelle circostanze, i due agenti della Polizia Municipale riportarono lesioni personali giudicate guaribili rispettivamente in 20 e 10 giorni.  

Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato materiale che gli investigatori hanno giudicato di grande interesse per il prosieguo dell’indagine.