Libri, la Maleducazione digitale. Quello che nessuno ti spiega del web

In libreria e online trovate il nuovo libro di Alberta Antonucci, scritto in collaborazione di Mattia Miglio e Giulio Alessio, con l'obiettivo di educare giovani e adulti ad un corretto utilizzo di internet e dei social network.

Libri, la Maleducazione digitale. Quello che nessuno ti spiega del web

Si può commentare il post di qualcuno e dargli del truffatore o della poco di buono? Che succede a chi manda un messaggio privato ed augura il peggio a un ragazzo, colpevole di essere il figlio di un personaggio famoso? A quali conseguenze va incontro chi si appropria della foto di un altro profilo?
Attraverso esempi concreti, e con un linguaggio semplice, la maleducazione digitale si propone di educare giovani e adulti ad un corretto utilizzo di internet e dei social network.

Il web non è una zona franca: tutte le volte in cui si esce dalla sfera della propria libertà, si entra in quella della responsabilità, che può portare a conseguenze civili e penali.

L’autrice osserva :« Questo libro nasce dal desiderio di costruire un ponte tra il genitore analogico e il figlio digitale, affinché l’adulto possa essere in grado di supervisionare gli strumenti Social del proprio figlio e insegnargli l’educazione, oltre che nella vita reale, anche in quella virtuale, nella rete.» 

Il lavoro, svolto con la collaborazione con i colleghi Mattia Miglio e Giulio Alessio dello Studio Legale On the Web Side, vuole essere una guida pratica per spiegare, soprattutto ai giovani, che nel web vigono le stesse regole della vita reale. 

Potersi muovere nella rete con un nome inventato viene spesso scambiato per sicurezza e impunibilità. Ma non è così. 

Un falso account Social non è uno scudo e non protegge mai dalle conseguenze, anche penali, delle nostre condotte. 

ALBERTA ANTONUCCI: Avvocata esperta di diritto del web, fondatrice dello studio Legale On the Web Side, tutela gli imprenditori digitali ed i brand che operano nell’influencer marketing. Cura per Grazia la rubrica #postamidite rispondendo ai lettori sulle tematiche riconnesse all’utilizzo dei social network.