Latitante arrestato in Brasile: deve scontare 9 anni di carcere

Negli scorsi giorni Massimo Iacozza detto “Varenne” che da quattro anni era latitante in Brasile è stato arrestato dalla Polizia federale brasiliana

Latitante arrestato in Brasile: deve scontare 9 anni di carcere
Polizia Federale Brasiliana
Latitante arrestato in Brasile: deve scontare 9 anni di carcere

Negli scorsi giorni Massimo Iacozza detto “Varenne” che da quattro anni era latitante in Brasile è stato arrestato dalla Polizia federale brasiliana

La cattura è frutto di un’intensa attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato e la Polizia Federale Brasiliana, sotto il coordinamento della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma

L’uomo che era latitante dal maggio del 2017, in seguito a una condanna a nove anni per reati in materia di stupefacenti, era stato intercettato, in seguito a intercettazioni telefoniche e ambientali, in Brasile dove si era perfettamente integrato e lavorava per un’impresa di costruzioni.

Nonostante le restrizioni per la pandemia le indagini sono continuate fino a localizzare l’uomo nella periferia di San Paolo e ad arrestarlo in attesa di essere estradato.

Massimo Iacozza con diversi precedente per reati in materia di armi e stupefacenti è conosciuto nel suo ambiente con il soprannome di “Varenne” per la sua abilità nel correre in auto durante la sua attività di pusher.

Nel 2011 l’uomo era stato arrestato e gli erano stati sequestrati 295 chilogrammi di hashish e cartucce di vario calibro e le indagini lo avevano collegato al gruppo criminale capeggiato da Carlo Zizzo e  Germano Alfiero e collegato all’operazione «Castillos», la quale aveva portato al sequestro di 500 chili di hashish e a rilevare l’esistenza di due agguerriti gruppi criminali guidati l’uno dal leader degli ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli e l’altro da Paolo Diana.

Iacozza, dopo due anni di carcere era stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Fondi per un altro anno e ad altre misure restrittive fino al maggio 2017 con la sentenza definitiva a nove anni un mese e 12 giorni e l’inizio della latitanza.