La Lega del Piemonte al fianco dell'ANPCI contro il Ministro Lamorgese
“Il Governo - afferma il parlamentare della Lega Alessandro Giglio Vigna - ha lasciato che l’emergenza da sanitaria divenisse anche sociale ed economica.
La Lega del Piemonte al fianco dell'ANPCI contro il Ministro Lamorgese che striglia i Sindaci
Non si sopisce la polemica sull’ultimo attacco frontale della ministra Lamorgese agli enti locali affidata alla testata “Italia Oggi” che ha titolato, senza velature, “Il Viminale striglia i sindaci”.
Insieme a quelle della presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, Franca Biglio, arrivano le reazioni della Lega Salvini Piemonte che in modo corale definisce, le accuse mosse dal Ministero degli Interni ai Sindaci italiani, “semplicemente vergognose”.
“Il Governo - afferma il parlamentare della Lega Alessandro Giglio Vigna - ha lasciato che l’emergenza da sanitaria divenisse anche sociale ed economica. Lo ha fatto mettendo in prima linea gli amministratori locali, con risorse risicate e senza mai discernere tra grandi realtà e Comuni decentrati e meno popolosi, dimenticando che questi rappresentano quasi il 70 per cento del totale degli enti locali nazionali”.
“Leggere che l’ANPCI – incalza Alberto Preioni, presidente del gruppo Lega Salvini in Regione Piemonte – si deve difendere dall’accusa di non controllare la movida quando da anni i piccoli Comuni sopravvivono al fenomeno dello spopolamento, ha dei contorni grotteschi. Con quali strumenti la ministra Lamorgese pensa che i Sindaci possano controllare i loro territori? Con il singolo agente di Polizia Municipale spesso condiviso coi paesi limitrofi? Con i volontari che contemporaneamente presidiano necessità come la distribuzione della spesa e dei farmaci? Con le associazioni che si tassano per portare un piatto caldo a chi non ha certo il problema di accaparrarsi il monopattino ma quello di riempirsi lo stomaco?”.
“Questo Governo - conclude il responsabile degli Enti Locali della Lega Piemonte Andrea Cane - deve cambiare rotta immediatamente, nei toni e nei contenuti. La pandemia ha acuito il divario tra piccoli e grandi centri, in uno Stato che andava già a due velocità. Chi parla così dei Sindaci e degli amministratori locali sembra non avere idea del quotidiano dei Comuni da febbraio in poi, dove alle incombenze gravose si sono aggiunte le emergenze. Invito la Ministra a provare una giornata nei panni di un sindaco, tra il Centro Operativo Comunale e gente che rimane senza lavoro: un plauso quindi alla presidente Franca Biglio per aver ancora una volta alzato con coraggio la testa di fronte ad un Governo sempre più lontano dai territori!”.
Chiude infine le dichiarazioni Igor De Santis, il Sindaco del Comune di Ingria, uno dei più piccoli della nazione in termini di residenti: “come rappresentante ANPCI provinciale e anche Regionale dell’UNCEM non posso che condividere le parole dei rappresentanti della Regione e del Parlamento, purtroppo molto spesso chi vive solo i palazzi di potere delle grandi città non riesce a comprendere le problematiche e le necessità che ogni giorno provano sulla loro pelle i cittadini dei centri meno abitati; prova ne è la recente interpretazione dell’ultimo DPCM che ha di fatto di nuovo vietato non solo lo spostamento nelle seconde case ma anche la coltivazione dei terreni per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo: purtroppo in questo modo si contribuisce solo all’abbandono delle case e dei terreni, soprattutto quelli ubicati nelle nostre montagne”.