Gallarate, ricorso su taglio piante, Cassani : vittoria su tutta la linea
Gallarate, finisce bene la querelle legale sul taglio delle piante.
Le piante erano ammalate e andavano tagliate, normale o no?
Non è così semplice: le piante sono fondamentali per la nostra vita, ma nascono, crescono e muoiono e come tutti gli esseri viventi, talvolta si ammalano.
Non la pensava così il Comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”, che ha fatto ricorso contro la decisione dell'Amministrazione comunale di Gallarate, guidata dal sindaco Andrea Cassani di tagliare alcune piante ammalate davanti alla stazione ferroviaria di Gallarate.
L'Amministrazione difesa dagli avvocati Alberto Fossati e Fabio Romanenghi, ha avuto la meglio, con grande soddisfazione del sindaco Cassani sorridente, che mostra le carte processuali sul suo profilo Facebook e che bolla l'azione legale come atto politico:
"ll TAR ha bocciato l’istanza dei comitati di sedicenti ambientalisti (in parte nemmeno residenti a Gallarate ) che hanno provato e stanno provando a utilizzare la Magistratura per fare politica dato che, seppur candidati alle ultime elezioni amministrative per liste di centro sinistra, non sono stati eletti.
Questo è il modo delle sinistre di far campagna elettorale: rallentando i lavori necessari alla città e che tanti cittadini gallaratesi e negozianti ci chiedono."
Il Tar ha precisato quanto segue:
il Comune, valutato il patrimonio arboreo complessivo della piazza, prevede di intervenire soltanto su otto dei trentuno alberi presena, prevedendone l’abbattimento — per cinque piante - per motivi fitosanitari (funghi lignivori al colletto carpofori Agrocybe spp., Ganoderma spp. ricondotti a ferite radicali pregresse; radici convolute con colletto strozzato; degradazione da fungo lignivoro sul colletto e ferita in chiusura con distacco corticale).
Come dire non si è trattata di una scelta opinabile e di natura politica ma di responsabilità verso eventuali danni che avrebbero potuto accadere nel caso di cadute per esempio di rami ( evento non remoto) e anche sotto l'aspetto estetico, vista l'importanza dell'area che si nota appena si arriva a Gallarate dalla stazione, aggiungiamo noi ma ricordiamo che questa considerazione fu fatta a suo tempo anche da Beppe Martignoni qualche mese fa e che ricorda il loro apporto come FDI " per evitare il taglio dei cedri".
E pure questo aspetto, quello paesaggistico è stato tenuto in considerazione e precisato dal sindaco Cassani nella sua esternazione social: “il Comune peraltro si è uniformato alle indicazioni della Commissione Paesaggio e ha ottenuto la necessaria autorizzazione paesaggistica, a sua volta in linea con le prescrizioni vincolanti della Soprintendenza”, “non emergono per il resto violazioni delle disposizioni legislative e regolamentari evocate dai ricorrenti”.
L'unica pecca della vicenda, il pagamento delle spese processuali a metà tra i contendenti:" Insomma una vittoria al 100% che va ben oltre alla semplice valutazione sospensiva.... purtroppo però il TAR concede a codesti ricorrenti di compensare le spese legali..."