Forte ottimismo sull'Italia
Grazie a Draghi e al PNRR forte ottimismo sull'Italia
Il PNRR, che costituisce il 37% dell’intera U.E., ed un governo di grande prestigio ed autorevolezza (quantomeno nel suo leader) danno adito a un ottimismo mai visto nell’ultimo mezzo secolo soprattutto nella trave portante dell’economia nazionale: l’industria. Dopo un ventennio dei peggiori (solo nell’ultimo decennio la crescita annua è stata dello 0,4% contro l’1,8% della Germania). Il paragone con la locomotiva d’Europa non è peregrino, i 2 paesi infatti hanno economie similari (sebbene una sia quasi 3 volte e mezza l’altra come dimensioni): scarsità di materie prime, vitalità della manifattura e delle esportazioni. Secondo Gregorio De Felice, capo economista di ISP, nel 2025 la produzione industriale sarà d noi superiore del 17% ai livelli pre Covid, insomma l’industria, soprattutto la meccanica e le macchine utensili cresceranno vigorosamente e assai più dell’economia. Le criticità che appaiono all’orizzonte, inflazione e aumento dei prezzi delle commodities, sono visti come choc temporanei e non tali da inficiare un quadro generale mai così positivo.