Epidemia di SARS-CoV-2 del 2019-2020
Epidemia di SARS-CoV-2 del 2019-2020
In presenza di caso sospetto telefona al 118 oppure al 1500
C’è chi spera che il virus sparisca da solo ma che non si espanda è una pia illusione, ovviamente speriamo di sbagliarci ma la tipologia di questo virus, sempre che non muti, consente una grande espansione considerando che in un anno sono miliardi solo le persone che si spostano solo in aereo.
Procediamo in modo sintetico per punti, fornendo per primi tutta la nostra disponibilità personale e tecnica per contribuire alle analisi e alle azioni che si rendono necessarie, chiedendo di agire con tempestività e metodo per limitare gli effetti nocivi e la psicosi collettiva idonea a turbare l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dell’intera Nazione.
Alla luce della storia dove simili eventi si sono già verificati, dobbiamo organizzarci e sollecitare chi abbiamo eletto a governare il Paese, le regioni e i comuni, ad attivarsi con tempestività e metodo sia per far fronte a questa epidemia sia per essere preparati ad affrontare in futuro altre epidemie e/o il bioterrorismo.
IL VIRUS
Al momento, non esiste né un vaccino né antivirali specifici per curare l'infezione. Il virus ha un’incubazione lunga e il portatore può essere anche asintomatico nonché non è da escludere l'ipotesi che il virus si «annidi» nell'organismo senza generare sintomi. Ciò equivale a dire che, al momento, anche una persona senza le manifestazioni dell'infezione potrebbe veicolarlo in modo geometrico.
Riguardo alla quarantena, si è passati da 7 a 9 giorni, poi a 14 giorni e infine c'è un caso positivo dopo 27 giorni. Qualcuno parla di una piccola percentuale ma parla senza essere in possesso dei dati complessivi e, anche qualora fosse una piccola percentuale, sarebbero nuovi portatori che infetterebbero sempre in modo geometrico altre persone. Pertanto, in via precauzionale, la quarantena dovrebbe corrispondere alla parola: 40 giorni.
L’ESPANSIONE
In ritardo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l'emergenza sanitaria globale. Non solo, è prevedibile che detto virus può anche mutare in peggio. Per chi pensa che bastino dei controlli agli aeroporti, indicativamente può aprire https://it.wikipedia.org/wiki/Epidemia_di_SARS-CoV-2_del_2019-2020 visionando in tempo quasi reale a mappa animata con l’elenco delle nazioni coinvolte.
LA PREVENZIONE
Prima hanno detto che il virus si trasmetteva solo da una persona infetta a un’altra attraverso la saliva, la tosse, lo starnuto, i contatti diretti personali oppure toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi. Poi, invece, in Cina, al personale medico e paramedico non sono bastate le mascherine, cappelli e guanti per evitare di essere infettati. Inoltre, nella nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena, nonostante i passeggeri fossero relegati nelle cabine con obbligo di non incontrarsi, gli infettati hanno superato i 600. Essendo ovvio che il virus si sposta nell’aria, depositandosi sui vestiti e/o sulla pelle è dovere delle autorità attivare il contenimento dove si accertano infettati e respingere e/o mettere in quarantena chi arriva da nazioni non in grado di monitorare come in Italia i decessi e la loro causa nonché non attivano azioni efficaci di contenimento nei loro territori dove rilevano degli infettati.
L’INFORMAZIONE
Varo di un Decreto Legge che nei casi di emergenze consenta agli organi di informazione radio e televisivi di trattare l’argomento, vietandogli che all’inizio, durante e alla fine, vi sia della pubblicità. Ciò per evitare il facile sensazionalismo che fa vendere pubblicità ma alimenta nei cittadini l’ansia e l’angoscia.
L’UNIONE EUROPEA
È inderogabile che il nostro Governo solleciti i membri della Unione Europea a predisporre rapidamente un Piano di Difesa Sanitaria Europeo che affronti:
- il tema sanitario,
- l’organizzazione della sicurezza pubblica,
- il varo di nuove regole per le imposte e tasse per favorire chi produce beni e servizi,
- lo sviluppo dell’inscatolamento delle derrate alimentari in modo che possano durare per anni e il loro stoccaggio strategico al fine di consentire l’alimentazione minima garantita ai cittadini che in quarantena non possono acquistare prodotti freschi.
L’ITALIA
In attesa dell’attivazione del Piano di Difesa Sanitaria Europeo, è dovere del Governo di attivare tempestivamente un Piano di Difesa Sanitaria Nazionale, conferendo l’autorità di ordinare e coordinare a tutti i settori compresi quelli militari, il Dipartimento Protezione Civile e dotandolo di adeguate risorse finanziarie.
IL PIANO DI DIFESA SANITARIA NAZIONALE
Il Piano deve servire per:
- fornire ai cittadini l’indicazione per creare un Baule di Sicurezza Alimentare. Si tratterebbe di generi alimentari in scatola e/o sottovuoto (non congelati perché potrebbe mancare la corrente e deteriorarsi, non liofilizzati perché potrebbe non esserci l’acqua per diluirli) da tenere di scorta per ciascun individuo per essere autonomo per la durata di 15 giorni. In tal modo, prima delle scadenze di detti generi alimentari, il cittadino potrebbe utilmente consumarli, ripristinando il Baule di Sicurezza Alimentare.
- individuare tutti gli accessi al nostro Paese e il personale necessario per presidiarli;
- creare un elenco aggiornato degli appartenenti ai corpi delle forze di poliziacompresa la polizialocale e/o municipale nonché delle guardie giurate e le loro società di appartenenza;
- prevedere l’assunzione straordinaria in tutte le forze armate visto che, alla luce dei dati rilevati su https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_numero_di_soldati sono composte solo di 321.660 unità;
- formare e assumere in numero adeguato medici-infermieri-tecnici-agenti per la sicurezza da inviare in tutti i punti di accesso al Paese;
- far produrre in numero adeguato gli indumenti completi per detti operatori affinché non vengano infettati;
- creare un elenco delle apparecchiature utili da installare agli accessi al Paese per rilevare e contenere in sicurezza eventuali contagiati;
- individuare e predisporre molti luoghi idonei per le quarantene e validi per il trattamento sanitario e la sicurezza tesa a evitare fughe o intrusioni o altro;
- censire i centri arrivo derrate alimentari, prevedendo un eventuale razionamento affinché tutti possano essere riforniti per almeno un pasto al giorno;
- allestire centri di distribuzione viveri in base al numero della popolazione residente in un’area nonché prevedere il personale da inserirvi per la gestione e sicurezza.
IL SUPPORTO ALLE FORZE DELL’ORDINE E DELLA DIFESA
Le criticità inerenti il contagio possono essere fronteggiate in maniera efficace dalle Forze dell’Ordine e della Difesa, dotando tutti i reparti di idonei accessori di protezione e informazioni per contrastare e prevenire il contagio.
Il Governo deve tempestivamente stanziare i fondi necessari affinché vengano garantite urgentemente tutte le misure di prevenzione e protezione idonee a tutelare la salute del personale e dei loro familiari che, insieme al personale sanitario e a tutte le componenti della sicurezza nazionale, si trovano a combattere in prima linea un’ardua battaglia nell’interesse dell’intera collettività. In pratica serve:
- organizzare dei seminari con medici congiuntamente a personale esperto in tecniche operative di primo intervento, immobilizzazione e messa in sicurezza dei fermati pote