Coronavirus, protesta degli operatori della sanità

attendiamo da gennaio scorso di essere contattati da chi di dovere per definire il nostro inserimento nel calendario vaccinale

Coronavirus, protesta degli operatori della sanità

Questo comunicato fa seguito ad una serie di e-mail inoltrate ad Ordini, Regioni ed Asl del territorio in merito alla campagna vaccinale contro l’epidemia da Covid19, da parte di operatori sanitari(FISIOTERAPISTI, IGIENISTI DENTALE,TERAPISTI DELLA NEURO E PSICOMOTRICITA’ DELL’ETA’ EVOLUTIVA, TECNICI ORTOPEDICI, LOGOPEDISTI, ORTOTTISTI, BIOLOGO NUTRIZIONISTI, AUDIOPROTESISTI), liberi professionisti o dipendenti di piccole e medie aziende, mail rimaste senza risposta.

Gli operatori sanitari - praticando quotidianamente valutazioni, terapie manuali e pratiche che li pongono a stretto e prolungato contatto con i pazienti – fanno parte di una categoria professionale cui la legge ha attribuito espressamente priorità nella campagna vaccinale.

Esposti più di altri al rischio contagio, nonché potenzialmente veicoli dello stesso, attendiamo da gennaio scorso di essere contattati da chi di dovere per definire il nostro inserimento nel calendario vaccinale, nonostante abbiamo provveduto a seguire tempestivamente e diligentemente le indicazioni del nostro albo professionale in merito all’adesione al piano vaccinale (per il tramite di un form ).

Ad oggi non abbiamo avuto risposta alcuna e nessuno di noi è stato inserito nel piano vaccinale.

E’ notevolmente aumentato nell’ultimo anno il numero di cittadini che si rivolgono agli studi privati o richiedono professionisti sanitari a domicilio (dove il rischio contagio aumenta notevolmente) perché penalizzati dal difficoltoso accesso ai servizi pubblici (molti convertiti in reparti covid).

Non è quindi accettabile, in questo periodo di terza ondata, alcuna DISCRIMINAZIONE tra operatori dello stesso settore.

Riteniamo ugualmente inaccettabile ed estremamente punitivo che nessuno di noi sia stato coinvolto nella Fase1 del piano vaccinale.

Siamo molto indignati della scarsa considerazione del nostro ruolo di operatori sanitari.

Ci chiediamo: la vaccinazione dei sanitari è un privilegio per pochi od una vera strategia per impedire al virus di diffondersi sul territorio nazionale?

Inoltre alcuni di noi, impossibilitati per motivi di saluti documentati, di ricevere il vaccino AstraZeneca non sanno ancora quando e se potranno essere vaccinati con altri vaccini adeguati alle loro condizioni di salute.

Ci rifiutiamo di pensare che in uno Stato avente nella propria Costituzione il principio di uguaglianza formale e sostanziale possano esserci operatori sanitari di serie A ed operatori di serie B.

NOME E COGNOME  Veronica Donati

ISCRIZIONE ALBO Fisioterapia 

REGIONE /CITTA’  Lazio/Roma

Amministratrice  del gruppo Facebook” Operatori Sanitari in attesa di vaccino”