Cassazione e Agenzia Entrate Lecce: le cartelle esattoriali devono essere motivate a pena di nullità
Importanti principi che potranno essere applicati anche per contrastare le milioni di cartelle che arriveranno da luglio in assenza di auspicabili proroghe del governo
Cassazione e Agenzia Entrate Lecce: le cartelle esattoriali devono essere motivate a pena di nullità. Importanti principi che potranno essere applicati anche per contrastare le milioni di cartelle che arriveranno da luglio in assenza di auspicabili proroghe del governo
Con due ordinanze della Corte di Cassazione, la 16853 e 16854 depositate ieri, 15 giugno, in accoglimento delle eccezioni di diritto formulate dall’avvocato Maurizio Villani, sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi dell’Agenzia delle Entrate di Lecce con condanna alle spese.Di conseguenza, sono stati confermati i totali annullamenti, già disposti nei gradi di merito, delle due cartelle esattoriali per l’anno 2003 di euro 82.864,99, oltre interessi come per legge, e per l’anno 2002 di euro 100.528,44, oltre interessi come per legge (per un totale di euro 183.393,43, oltre interessi come per legge), perché totalmente immotivate. La Suprema Corte ha più volte precisato che la verifica dell'osservanza dell'obbligo dell'Ufficio finanziario di indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche del proprio atto va riscontrata non in astratto, ma alla luce delle finalità che tale obbligo è chiamato ad assolvere, ravvisabili, da un lato, nel mettere a conoscenza il contribuente dell'an e del quantum della pretesa fiscale, anche per consentirgli eventualmente di difendersi in modo adeguato, e, dall'altro, delimitare le ragioni dell'Ufficio nella successiva ed eventuale fase contenziosa.Inoltre è necessario trascrivere, o quantomeno sunteggiare adeguatamente, il contenuto della cartella esattoriale, onde consentire alla Corte di Cassazione di valutare la fondatezza della censura in base alla sola lettura del ricorso e senza necessità di esaminare atti extraprocessuali e verificare se il giudizio di inadeguatezza della motivazione formulato dal giudice di merito abbia o meno consentito di instaurare sia un valido contraddittorio sia un altrettanto valido ricorso introduttivo. Rileva, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", che questi principi sulla necessità che anche le cartelle esattoriali debbano essere ben motivate sono importanti soprattutto in vista delle notifiche di milioni di cartelle che saranno eseguite da luglio in poi, se non interverranno ulteriori e necessarie proroghe.