Carabinieri del NAS, tutela della salute, pharma crime

Carabinieri del NAS

Carabinieri del NAS, tutela della salute, pharma crime
Carabinieri del NAS, tutela della salute, pharma crime

I Carabinieri del NAS hanno concluso “SHIELD”, vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela  della salute e al contrasto del cd. pharma crime, che ha visto la partecipazione di 19 Paesi Membri dell’Unione Europea.

Lotta alla criminalità farmaceutica, di questo si tratta nella sostanza, traffici illegali di farmaceutici e a livello internazionale: “Operazione Shiel”, che ha visto il coinvolgimento Albania, Bosnia Erzegovina, Colombia, Moldavia, Norvegia, Serbia,  Repubblica della Macedonia del Nord, Ucraina e dell’Ufficio Europeo Antifrode (OLAF).

L’Operazione “SHIELD”, nata dall’esperienza delle precedenti operazioni europee VIRIBUS e MISMED  e lanciata ai primi del 2020 durante il kick-off meeting tenutosi ad Alicante (Spagna) presso la sede  dell’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), rappresenta la più grande attività  condotta a tutela della salute e per la lotta alla “criminalità farmaceutica”, fenomeno ormai di rilievo  transazionale rispetto al quale sono state sviluppate, nell’ambito delle linee guida fissate da EUROPOL,  specifiche attività di contrasto a livello nazionale secondo un efficace modello organizzativo di  coordinamento, cooperazione e scambio informativo tra gli Stati coinvolti, finalizzato a perseguire i  traffici illeciti di sostanze dopanti e il loro uso nelle competizioni sportive, nonché la produzione e la  distribuzione di farmaci contraffatti o provento di attività illegali.  

L’esplosione della pandemia da COVID-19 ha inoltre comportato lo sviluppo di una mirata azione di  contrasto, in uno sforzo sinergico tra i Paesi partecipanti che hanno orientato le indagini e gli accertamenti  anche nel delicato settore emergenziale.  

Di assoluto rilievo è stato il ruolo svolto dall’Italia, e in particolare dai militari del NAS, nell’ambito di  “SHIELD”.  

Al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è stato, infatti, affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL: questa posizione di responsabilità ha consentito al NAS di prendere posto nella “cabina  di regia” (composta anche dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Polizia Greca e dalle Dogane  Finlandesi) che ha pianificato, diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento.  

I risultati conseguiti dalle varie articolazioni del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nel corso  dell’Operazione “SHIELD”, svoltasi nell’arco del 2020, hanno visto l’esecuzione di 220 attività ispettive  e di controllo sul territorio nazionale, con l’apertura di 166 tra procedimenti giudiziari e amministrativi,  per un totale di 13 arresti e 485 segnalazioni alle competenti Autorità.  

Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti, nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario  genere collegati all’emergenza COVID-19: oltre 62.000 confezioni e circa 1.500.000 unità di medicinali  a uso umano in diverse forme farmaceutiche (compresse, fiale, iniettabili, polveri), contenenti principi  attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici,  antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del COVID-19. Da  menzionare, altresì, il sequestro di circa 3 quintali di varie sostanze in polveri e cristalli, tra materiale da  taglio e altre presumibilmente stupefacenti, in corso di analisi, rinvenute nel corso di un’operazione che,  nell’ottobre scorso, ha portato alla scoperta di una stamperia clandestina di banconote in euro. 

Ammontano, inoltre, a circa 2 milioni i dispositivi e presidi medici sequestrati in relazione all’emergenza  COVID-19 poiché non conformi o illegalmente importati, tra mascherine, guanti, kit protettivi e DPI, test  diagnostici e liquidi igienizzanti, per un quantitativo di 15 tonnellate.  

Il valore commerciale di tutti i sequestri supera la cifra di 6.500.000 euro.  

Parallelamente è stato condotto un mirato controllo sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di  medicinali on line. Lo specifico ambito del contrasto al cd. cybercrime farmaceutico è stato, infatti,  ritenuto particolarmente sensibile atteso che i timori del cittadino soprattutto rispetto alla diffusione del  COVID-19, alimentando una verosimile frenetica ricerca di rimedi “fai da te” in rete, avrebbero potuto 

essere sfruttati da criminali che alimentano il mercato dei farmaci di provenienza illecita e i canali paralleli  di approvvigionamento. In tale contesto, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno quindi condotto mirate analisi del web che hanno consentito di individuare e “oscurare”, su  provvedimenti del Ministero della Salute ben 132 siti internet tutti con server ubicati all’estero e con dati  fittizi dei relativi gestori. Di questi siti, 112 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi  (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina) per i quali è stato autorizzato l’utilizzo  off label nel solo ambito di ricerche e studi clinici connessi con il COVID-19, mentre 20 proponevano in  vendita e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la  disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione.  

Nonostante le limitazioni delle attività sportive connesse con l’emergenza pandemica, sono state condotte  42 verifiche antidoping “in” (36) e “out” (6) competition da parte dagli Ispettori Investigativi Antidoping  del NAS, che hanno consentito di sottoporre a controllo 154 atleti (135 a margine di gare e 21 fuori gara),  13 dei quali sono risultati positivi (tutti “incompetition). In tale ambito, i militari si sono avvalsi a livello  nazionale della consolidata collaborazione di NADO ITALIA, sotto la cui egida hanno anche contribuito  ai controlli condotti dalla UCI nel corso del Giro d’Italia 2020, e della Sezione Vigilanza sul Doping del  Ministero della Salute.  

L’occasione operativa è, inoltre, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra i  Carabinieri del NAS e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle aree di rispettiva competenza, peraltro  rinsaldata dalla recente sigla di uno specifico protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei  Carabinieri e la medesima Agenzia. Al riguardo, va citata l’attività congiunta che in Trentino Alto Adige  ha portato alla scoperta, qualche giorno fa, di un laboratorio clandestino per la produzione e la  commercializzazione di sostanze dopanti destinate a essere assunte in maniera pericolosa per la salute, in  assenza di qualsiasi prescrizione medica e in carenza di esigenze terapeutiche, con il sequestro di ingenti  quantitativi di prodotti di vario genere e materiale per il confezionamento.  

Complessivamente1 l’Operazione “SHIELD”, condotta nei territori dei vari Paesi aderenti, ha permesso  di smantellare 25 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali e prodotti dopanti di vario genere,  per un totale di oltre 25 milioni di unità e un valore commerciale di quasi 73 milioni di euro, individuare  e sequestrare 10 laboratori clandestini, avviare 95 indagini, arrestare 667 persone e denunciarne ulteriori  1.282, nonché di monitorare 4.009 siti web oscurandone 453. L’attività antidoping si è, invece,  concretizzata in 536 verifiche “in” (148) e “out” (388) competition controllando 650 atleti (247 a margine  di gare e 403 fuori gara), 17 dei quali risultati positivi (13 a seguito di controlli “in” competition e 4 in  occasione di verifiche “out” competition).  

La sola azione mirata sul COVID-19, infine, ha portato al sequestro di oltre 32 milioni tra mascherine,  test, kit diagnostici e dispositivi medici, 8 tonnellate tra sostanze chimiche e principi attivi e 70 tonnellate  di liquido igienizzante per le mani.