Candida auris, il fungo che preoccupa il mondo
Anche i neonati possono venir infettati
Candida auris, il fungo che preoccupa
Candida auris, preoccupa non solo per la sua resistenza ai farmaci ma anche e soprattutto per la sua letalita: uccide metà delle vittime in sei mesi (wired.it)
La grande attenzione verso il fungo nasce e dilaga a causa del riscaldamento della clima che ancora sottostimiamo, un fungo su cui si è diretto lo studio riportato sul Journals.asm.org e parla della sua presenza in ben tre continenti.
La sua presenza distinta eppure comune distinta in diversi continenti, in particolare Venezuela, Sudafrica e India, è stata rilevata nel 2015.
Le ragioni potrebbero essere diverse oltre alle già citate in precedenza, come l'uso di droghe agricole ".
I funghi non sono una novità e sappiamo che non bisogna consumarne dosi esagerate per la tossicità di vario grado, anche se ad es. " l'elevata prevalenza di micosi negli individui con infezione avanzata da HIV è stata il risultato di un indebolimento del sistema immunitario, mentre la sindrome del naso bianco nei pipistrelli si verifica durante il loro processo di ibernazione, quando la loro temperatura scende ( 11 )".
Visto il rischio che accrescerebbe con l'aumento delle temperature e il suo adattamento da parte della Candida auris, si ipotizza che sua diffusione derivi anche dagli uccelli, dalle migrazioni, da scarsa igiene e viaggi internazionali.
Altri casi si sono trovati negli Stati Uniti nel 1996 ed in Giappone in un orecchio da cui deriva il nome latino auris (2009).
Le più comuni infezioni da Candida auris sono nel sangue, nelle ferite e nell'orecchio. Le candidemie da Candida auris sono state frequentemente associate a cateterismo venoso o urinario, operazioni chirurgiche, recenti terapie antibiotiche o antimicotiche, più frequentemente in pazienti con diabete mellito, malattie renali croniche, HIV, tumori solidi ed ematici, altre candidosi.
La paura cresce perchè?
Le infezioni ospedaliere possono abbassare le difese, favorendo i funghi, a causa dell'utilizzo di farmaci usati conto il Cov-2, parliamo di corticosteroidi o antibiotici: "possono intaccare il microbiota intestinale e di dispositivi come il catetere venoso centrale che permette di accedere facilmente ai vasi sanguigni venosi principali. In specifiche situazioni, spiega l’autore Colombo, il paziente può diventare più vulnerabile alla candidemia." (galileonet.it)