Bulgaria, mafia e rifiuti, il business europeo continua
Rifiuti a Varna in Bulgaria
70 km a sud di Sofia, i rifiuti vengono inceneriti e potrebbero provocare tanti tumori.(fonte Euronews).
I permessi sono stati concessi senza valutazioni di tipo ambientale, nonostante le richieste di EURONEWS.
10-40 euro a tonnellate, sono i ricavi dei rifiuti.
Stranamente la Bulgaria esporta più rifiuti di quanti ne importi!
Se ne stava occupando il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Roma - Lecco,(11/12/2019 ), dopo il sequestro di numerose aree di stoccaggio in Lombardia:"dalla documentazione fornita è emerso come detti rifiuti, anzichè essere costituiti da scarti di plastica recuperabili, come certificato in atti, risultavano essere composti prevalentemente da materiali industriali misti (plastica e gomma, pezzame di stoffa, gommapiuma, tetrapack, imballaggi misti e altro)".
Nel caso specifico si trattava di 582 balle riposte su 17 carri ferroviari per un peso complessivo di 815 tonnellate, il cui valore si aggira attorno ai 130 mila Euro e non solo dalla Lombardia, le indagini dei
Carabinieri del N.O.E. di Milano sono tuttora in corso, su delega del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Dott. Francesco V.M. DE TOMMASI, non potendosi escludere che detti rifiuti dovevano essere inviati all’estero per il successivo smaltimento non solo dalla Lombardia, ma anche da altre parti del territorio nazionale.
Altri episodi rilevati: a Salerno il 17 marzo:28 container contenenti oltre 700 tonnellate di rifiuti speciali appena scaricati da nave cargo proveniente dalla Bulgaria. Rfiuti rifiutati dalla Bulgaria in quanto privi delle certificazioni richieste sono rientrate in Italia per essere smaltite correttamente.
Erano diretti al porto di Varna in Bulgaria.
I rifiuti dovrebbero essere trasformati:RDF (refuse derived fuel), un combustibile ricavato dai rifiuti solidi urbani opportunamente trattati, e dovrebbero fornire energia elettrica.
Ricordiamo che le indagini italiane e il blocco conseguente avevano portato alle dimissioni del ministro dell’ambiente bulgaro Neno Dimov.
Al Ministero dell'Ambiente ora c'e' Emil Dimitrov che ha autorizzato quattro cementifici di Beli Izvor, Zlatna Panega e Devnja ciment, e la centrale termoelettrica di Sliven.
Di ingaini per stabilire la loro compatibilità con l'ambiente non se parla, e i tumori potrebbero aumentare.
Sulle pagine de La Stampa, le indagini in corso mostrano che «la criminalità è alla ricerca di società pulite già in possesso di autorizzazioni al trattamento stoccaggio di rifiuti da rilevare o in cui inserirsi, perché ritiene che si tratti di una importante opportunità di guadagno».
Altra anomalia, In epoca di Covid, la Regione Lombardia ha fatto due ordinanze, il primo aprile e il 29 maggio, per prevedere l’autorizzazione in deroga allo stoccaggio del 20 per cento in più di rifiuti alle società di smaltimento e stoccaggio, denuncia del secolo XIX che cita un'inchiesta scottante: il procuratore aggiunto Alessandra Dolci, a capo della Direzione distrettuale antimafia milanese. «La scelta della Regione ci ha lasciati perplessi - dice il magistrato - perché non si giustifica con l’emergenza sanitaria in corso. Con il lockdown, infatti, la quantità di rifiuti prodotti in realtà è diminuita».
leggere pure, https://www.minambiente.it/notizie/rifiuti-carabinieri-del-noe-di-milano-sequestrano-impianto-e-600-tonnellate-di