Agricoltura, aiuti a favore dell'imprenditoria femminile
“Un provvedimento significativo” commenta Luana Tosarello, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa.
Varese: in Gazzetta Ufficiale misure a favore
dell’imprenditoria femminile in agricoltura
VARESE – Sulla Gazzetta Ufficiale, numero 212 del 26 agosto 2020, è stato pubblicato il Decreto 9 luglio 2020 relativo alle Misure in favore dell’imprenditoria femminile in agricoltura. Si tratta del provvedimento che attua quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020.
“Un provvedimento significativo” commenta Luana Tosarello, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa. “Nella top ten dei settori più rosa, c’è proprio l’agricoltura. La campagna è il luogo dove più si esprime la vocazione imprenditoriale femminile all’accoglienza, al benessere e ai servizi sociali”.
Le aziende rosa, anche nel Varesotto, sono cresciute a ritmo sostenuto negli ultimi anni e hanno contribuito a ben il 75% dell’incremento complessivo riscontrato a livello nazionale.
La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
La natura dell’aiuto consiste nella concessione di mutui agevolati, a tasso pari a zero, della durata minima di 5 anni e massima di 15 anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore a 300.000 euro e comunque non superiore al 95 per cento delle spese ammissibili. La dotazione finanziaria iniziale è pari a 15 milioni di euro per l'anno 2020.
Alla data di presentazione della domanda, le imprese dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:
• essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
• esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
• essere amministrate e condotte da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola;
• avere sede operativa nel territorio nazionale;
• essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
• non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
• non rientrare tra le imprese in difficoltà, così come definite dall’art. 2, punto (14), del regolamento.
Spese Ammissibili Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili; d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; f) servizi di progettazione; g) beni pluriennali; h) acquisto di terreni; i) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali e commisurati alla realizzazione del progetto.
Per la presentazione delle domande siamo in attesa delle note operative che saranno rese note da Ismea nelle prossime settimane. Gli uffici di Coldiretti Varese sono a disposizione delle imprenditrici agricole associate.
“La corsa alla imprenditorialità è stata rallentata dal Covid19 – spiega Tosarello – e proprio nelle regioni del centro Nord si registra la riduzione più consistente: in Lombardia si contano infatti 1.776 realtà in meno. Le aziende agricole sviluppano tutte le potenzialità creative espresse da generazioni di donne. Dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino a quelle sociali sono gli ambiti dove ospitalità, ristorazione, attenzione alla persona, salute e qualità della vita vengono espressi totalmente, e ciò si tocca con mano anche in provincia di Varese. Nell’allevamento e pastorizia, anche nella pesca le imprenditrici agricole manifestano la propensione e la cura per gli animali, spesso in regimi ecosostenibili putando a modelli di sviluppo innovativi che sposano anche la tradizione”.
(01/09/2020)