Affitti, sentenza di Venezia importante
si tratta di locali ad uso non abitativo
Importante sentenza a Venezia, su uno sfratto chiesto dal proprietario di un'immobile ad un'attività turistica.
Il lockdown di marzo ha imposto una chiusura e danni economici a tantissime attività, e il danno ha ridotto le entrate agli imprenditori che si vedevano costretti dalla firma del contratto d'affitto, ad essere nell'impossibilità di adempiere agli obblighi contrattuali.
Da Altalex apprendiamo " dell’ordinanza 30 settembre - 2 ottobre 2020 (testo in calce) il Tribunale di Venezia non ha convalidato lo sfratto per morosità intimato a seguito del mancato pagamento dei canoni di rent to buy relativi ai mesi da dicembre 2019 a maggio 2020.".
Aggiungendo che per il coronavirus e il lockodown si è avuta l' impossibilità parziale sopravvenuta della prestazione del locatore.
Conseguentemente il conduttore, ai sensi dell’art. 1464 cod. civ., ha diritto di recedere dal contratto e/o di domandare la riduzione del canone.
Se non si può godere di un bene è giusto chiederne la riduzione dell'importo da pagare, ma a questo punto lo stesso criterio è da applicare per esempio nel caso di chi non ha potuto usufruire di palestre oppure abbonamenti ferroviari, solo per fare alcuni esempi.
Il proprietario ha però un danno e chi lo risarcisce? Conte e il Governo?