Verona. Rimprovera il figlio per aver versato il caffè, e viene barbaramente uccisa

Uccisa dal figlio, per futili motivi.

Verona. Rimprovera il figlio per aver versato il caffè, e viene barbaramente uccisa

Verona. Rimprovera il figlio per aver versato il caffè, e viene barbaramente uccisa

Verona 24 Luglio, nella mattinata di Mercoledì è stata trovata uccisa a coltellate B.M.S. di 80 anni, il figlio (P.B.), ha confessato il delitto.

Secondo la ricostruzione dei fatti : Mercoledì mattina non erano ancora le 7:00, la donna aveva rimproverato il figlio, ragguardandolo per  aver versato del caffè in cucina, il figlio convinto di non avere versato nulla, ha scatenare la sua furia omicida, afferrando : “uno, due, tre coltelli …” come dichiarato dallo stesso assassino.

Dall’autopsia è emerso che la donna è stata colpita ripetutamente alle spalle, e poi accasciandosi per le ferite, il figlio ha continuato ad accoltellarla, mentre giaceva per terra.

L’assassino, il figlio 51enne della Vittima, risulta affetto da una dipendenza patologica dall’alcol, disoccupato, e più volte ricoverato in Psichiatria.

Una madre barbaramente uccisa, che per aiutare il figlio, lo aveva riaccolto in casa, dopo che un anno fa, era stato denunciato, arrestato ed allontanato dal tetto familiare, sito a Zevio, per i maltrattamenti e le violenze messe in atto ai danni della moglie, e le figlie di 17 e 18 anni.

Il 51enne proprio per questi reati era stato rinviato a giudizio la settimana scorsa, su decisione del giudice, che aveva fissato il processo per il 19 Ottobre.

L’uomo una volta appresa la notizia aveva scatenato tutta la sua ira, tanto che la madre, anche in quell’occasione, aveva dovuto allertare il 112, per fare intervenire i carabinieri.

Da quell’episodio ne era scaturito un ennesimo ricovero in Psichiatria, in quanto trovato dai Carabinieri intervenuti, in stato di alterazione psico-fisica, causate dall’abuso di alcool.

Dopo aver ucciso la madre, era stato proprio l’assassino ad allertare i Carabinieri lamentandosi della presunta incompatibilità caratteriale tra lui e la madre, per i continui rimproveri, tradito però dalle scarpe intinse di sangue.

 

L’assassino primo di essere condotto in cella ha chiesto all’avvocato di avvisare la moglie, “di andare a chiudere tutto in casa”, e di avvisarla che aveva ucciso sua madre.

Inoltre si apprende dal 51enne stesso, che la decisione di uccidere sua madre, si era insinuata nella sua mente, già da un paio di giorni prima, perché stressato dai continui rimproveri.

 

Un fatto agghiacciante che ha evidenziato il Gip, riguarda il momento susseguitosi all’assassinio, mentre la madre era agonizzante a terra, in una pozza di sangue, quando l’assassino si era recato al bar senza chiedere nessuna aiuto per soccorrere la madre, dimostrando il massimo disprezzo, per la stessa.