Veneto: maxi evasione tra Italia e Cina
La Guardia di Finanza di Pordenone scopre un ingente traffico illecito di rifiuti con la Cina e una maxi evasione fiscale: arresti e sequestri nelle province di Treviso, Belluno, Venezia e Padova.
La Guardia di Finanza di Pordenone scopre un ingente traffico illecito di rifiuti con la Cina e una maxi evasione fiscale: arresti e sequestri nelle province di Treviso, Belluno, Venezia e Padova.
L'operazione denominata"via della seta" riguarda una grande frode fiscale tra Italia e Cina con traffico illecito di rifiuti e trasferimento di capitali all'estero.
Sembra ci fosse un accordo tra criminalità italiana e cinese che ha permesso di trasferite oltre 150 milioni di euro in Cina.
Alla conclusione delle indagini sono state arrestate cinque persone e gli indagati sono 53.
La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrati 66 milioni di euro e individuato trasferimenti di denaro in Cina per oltre 150 milioni di euro.
Le indagini erano cominciate nel 2918 su un traffico di rifiuti metallici non pericolosi (rame, ottone, allumino e altri metalli ferrosi) e su una serie di trasferimenti di denaro tra una impresa estera e una appena aperta in provincia di Pordenone.
le indagini hanno coinvolto 58 persone residenti per buona parte in Veneto.
Dall'Italia venivano bonificate in Cina grosse somme di denaro per presunti pagamenti di materiali ferrosi e in Italia passavano di mano i corrispondenti importi in contanti.