Tiberio Bentivoglio, simbolo della lotta anti-ndrangheta.

Lo Straordinario risiede solo nel cammino armonioso delle persone comuni, scrive da Reggio Calabria.

Tiberio Bentivoglio, simbolo della lotta anti-ndrangheta.
Tiberio Bentivoglio col fondatore di Libera

Tiberio Bentivoglio, un uomo che sta diventando sempre piu' un simbolo della lotta anti-ndrangheta.

Una persona semplice Bentivoglio, tanto da dichiarare:" Lo Straordinario risiede solo nel cammino armonioso delle persone comuni".

Ma lo Stato dov'è, verrebbe da chiedersi?

Di sicuro ha l'appoggio di Libera:"Tiberio Bentivoglio per aver accettato di presentare da noi il suo libro "C'era una volta la 'ndrangheta". Grazie a Libera Catanzaro per aver voluto organizzare con noi questa iniziativa. Grazie a chi ogni giorno lotta contro le mafie e cerca di con il suo esempio e la sua determinazione di mostrarci che un'altra strada è possibile. Grazie a voi che sempre numerosi partecipate alle nostre attività mostrando che esiste quella rivoluzione culturale che porterà all'estinzione del fenomeno mafioso. Liberi" sempre!

Bentivoglio ha le idee chiare su come muoversi e suoi messaggi da lanciare e all'atto della presentazione del suo libro ha dichiarato:

"Stasera proviamo ancora una volta a dimostrare che la 'ndrangheta non è affatto invincibile.
Se tutti lo vogliamo, certamente potremmo vivere in un mondo migliore.".
Il suo messaggio è rivolto principalmente ai giovani, ai quali dice:" Ragazzi non fatevi dire che rappresentate il futuro, gridatelo con forza che siete anche un grande presente che ha tanta voglia di cambiare questo mondo , perché non è possibile lasciarlo nelle mani dei mafiosi e dei corrotti.".
E come esempio cita Rita Atria (Si uccise a 17 anni una settimana dopo la strage di via D'Amelio perché, proprio per la fiducia che riponeva nel magistrato italiano Paolo Borsellino, si era decisa a collaborare con gli inquirenti), " non si è suicidata solo perché temeva la vendetta dei mafiosi, ma lo ha fatto perché si era accorta che lo Stato era troppo piccolo per poterla tutelarla. Ancora oggi è così.".
Ne parliamo dopo la lettera anomina del 27 agosto, minacce e ancora minacce, contro l'imprenditore reggino che dal 1992 non si è fermato piu': richieste di estorsione, bombe e attentati, negozio a Condera distrutto.
Bentivoglio non ha pensato solo a se stesso ma è stato il  fondatore della rete antiracket “Reggio Libera Reggio.
Deve constatare quanto sia lento lo Stato: “lo Stato è rock e la mafia è lenta”, un pensiero amaro ma lucido su quanto sta avvenendo, gli onesti si devono proteggere come possono e lo Stato si muove con poche forze, energie e mezzi, nonostante gli sforzi di Gratteri e Bombardieri.