Scuola. Aprea: serve audizione urgente Istituto INVALSI alla Camera

Forza Italia ha richiesto di audire con urgenza alla Camera la Presidenza dell'Istituto INVALSI per approfondire i primi dati delle prove del 2021.

Scuola. Aprea: serve audizione urgente Istituto INVALSI alla Camera

I risultati delle prove INVALSI preoccupano molto chi lavora nell’ambito scuola con il giusto intento di individuare strade percorribili per dare un volto nuovo a questa istituzione.

E’ il caso di Valentina Aprea, deputata di Forza Italia con una lunga storia alle spalle all’interno delle istituzioni politiche in tema di istruzione, la quale non si tira certo indietro di fronte al messaggio purtroppo prevedibile e importante fornito dalle prove INVALSI sul calo di rendimento scolastico dei ragazzi italiani.

La deputata, che ricopre anche il ruolo di responsabile nazionale del Dipartimento Istruzione di Forza Italia, afferma che “sale la quota di allievi che terminano la scuola superiore in condizione di forte fragilità, con competenze di base del tutto inadeguate. Oggi INVALSI ci dice che il 9,5% dei nostri giovani che terminano la scuola superiore esce con competenze di base del tutto insufficienti in Italiano, Matematica e Inglese. Stiamo parlando di oltre 45.000 giovani”.

Sono numeri che non lasciano dubbi: il quadro della scuola italiana chiede interventi immediati, chiari e rilevanti “per evitare che la perdita di apprendimenti aggravata dalla pandemia diventi un vero e proprio handicap per gli studenti della scuola italiana” come la stessa Aprea ribadisce con decisione.

Sono proprio questi dati a mobilitare Forza Italia che oggi stesso ha richiesto di audire con urgenza alla Camera la Presidenza dell'Istituto INVALSI per approfondire i primi dati delle prove del 2021. “Non c'è più tempo da perdere. Abbiamo di fronte una sfida di lungo periodo, ma che deve essere colta immediatamente dalle Istituzioni e dal Parlamento, senza esitazioni” secondo la responsabile del Dipartimento Istruzione di Forza Italia.

La preoccupazione non riguarda solamente i risultati scolastici ma anche i gravi segni che la pandemia ha lasciato nei cuori e nelle menti dei nostri giovani. Valentina Aprea coglie un altro aspetto drammatico della condizione giovanile rilevabile nella scuola: “INVALSI ci fornisce anche un altro dato molto inquietante. La pandemia sembra avere tolto forza ai giovani che ottenevano buoni risultati, nonostante la loro provenienza e il loro contesto di origine. Oggi sono questi giovani che fanno maggiormente le spese della sospensione della didattica in presenza”.

Ormai interventi importanti non sono più procrastinabili poiché la ferita che affligge la scuola italiana si trascina da troppo tempo e non si può rimarginare se non con un’adeguata cura. Trascurare i giovani significa portare un’intera nazione sull’orlo del baratro e un governo di sane vedute non può non tenerne conto.

La cura però è individuabile sono se si conosce in dettaglio la malattia. Questa è la ragione che ha portato Valentina e il suo partito a mobilitarsi nell’intento di uno studio attento e dettagliato dei dati.

Il primo passo, quindi da mettere in atto, è quello di approfondire i primi dati emersi oggi per individuare il percorso da intraprendere perché la scuola possa diventare un reale luogo formativo, un luogo di incontri, di cultura, di crescita umana capace di valorizzare i ragazzi e introdurli nel mondo adulto armati degli strumenti necessari per costruire il loro futuro e il futuro di un’intera nazione.

Auguriamo buon lavoro a tutti coloro che con tenacia lavorano per migliorare la scuola!