Il primo stato pilota a lanciare questo piano rivoluzionario sarà il Nevada, che permetterà alle aziende IT di essere cloni dei governi. I nuovi regolamenti, tra l’altro sono molto pericolosi per la libertà degli individui, prevederanno aree giuridiche per i colossi tecnologici che avranno potere di influenzare le norme dello stato. La pericolosa legge che andrà in discussione al senato è menzoniera come chi l’ha proposta, non è funzionale a nuove aree di business per lo Stato del Nevada come si vuol far credere, al contrario rafforza il potere dei poli tecnologici che avranno il potere di incidere sulla formazione dei governi locali. I Democratici vogliono attirare i colossi tecnologici in Nevada godendo dei vantaggi fiscali offerti dai distretti tecnologici in via di costituzione.
Un affare per lo stato del Nevada e per le imprese, meno per l’economia statale e il sistema fiscale nazionale. Le grandi aziende che si trasferiranno in Nevada, avranno potere decisionale sulla formazione dei governi delle contee, su imposte, formazione, nomine dei giudici e addirittura sulla fornitura dei servizi governativi. D’altronde cosa ci si può aspettare da uno stato rinomato per i tavoli verdi? Solo che questa volta il gioco ha preso la mano, qui si parla di Risiko.
Il piano è ancora in fase preliminare, avranno chiamato ad elaborarlo giocatori di poker che trascorrono le giornate scorrazzando da un tavolo all’altro. Tra le aziende presenti in Nevada non poteva mancare la Tesla del Patron Elon Musk, il folle visionario che vuole toglierci la possibilità di continuare ad ammirare il cielo stellato per riempirlo con enormi schermi amoled su cui far transitare spot pubblicitari visibili da terra. Per La progettazione dell’area sarà chiamata la LCC che svilupperà nella contea di Reno, la Smart City, appena la legge sarà approvata. I promotori ritengono che il modello attuale economico del Nevada è inadeguato per attrarre le industrie tecnologiche. Con la nuova legislazione il Nevada sarà in grado di attirare gli elefanti della tecnologia e del digitale, l’Intelligenza artificiale, il Blockchain, la robotica, l’Internet delle cose, il wireless, la biometrica e tecnologia delle risorse rinnovabili. Le zone offerte dalle Contee dovranno avere i seguenti requisiti 202 kmq di terreni liberi, disabitati. Le imprese dovranno provvedere a rendere l’area accessibile realizzando infrastrutture, servizi, unità abitative. Saranno sostenute con un finanziamento di 250 milioni di $ e un ulteriore miliardo per i prossimi 10 anni.
Questa che a me pare una follia mi porta però a fare molte considerazioni etico-giuridiche.
La nuova cybercity è l’esempio di un futuro non troppo lontano che aspetta le prossime generazioni. C’è qualcosa che non focalizzo ancora bene dal punto di vista legale, se una azienda giuridicamente può agire come un governo, nel caso un suo manager è accusato di un crimine, chi lo persegue l’azienda o lo stato? Visto che la prima è parte integrante del governo? Questo è solo un esempio, ma potrebbero essere tanti, un evasore fiscale titolare di una azienda quante probabilità ha di pagare il debito con lo stato? In parole povere chi ha il potere le aziende o lo Stato. È ancora tutto da chiarire. Per non parlare del fisco. Ovvio che le imprese faranno il possibile per agevolare se stesse. Questa legislazione sono certo che nasconde qualcosa di più grosso a cui lavora segretamente lo Stato, come la sinergia tra più comparti, quello militare, tecnologico, robotica per realizzare un sistema fatto a strati per avere il controllo degli individui su ciò che le persone possono dire o non dire, o addirittura essere partecipi alla società. Si sta ricostruendo il sistema del credito sociale cinese, anche se più complesso e insidioso, non ci sarà il pugno di ferro del governo comunista cinese ma il guanto di velluto, anche se il risultato finale rimane pressoché identico.
Come ciò influenzerà la relazione tra il cittadino e tutti gli aspetti del governo deve ancora essere visto.
Maurizio Compagnone
Analista