Intervista di Database al Presidente ANFIDU Responsabile CCDU Paolo Roat

Speciale intervento del Presidente dell'Associazione Nazionale Famiglie Insieme per i Diritti Umani (ANFIDU), e Responsabile Nazionale Tutela Minori del CCDU Paolo Roat

Intervista di Database al Presidente ANFIDU Responsabile CCDU Paolo Roat

Intervista di Database al Presidente ANFIDU Responsabile CCDU Paolo Roat

14 Agosto, venerdì è andata in onda l'intervista su DataBase Italia, diretta da Luca La Bella, in cui ha partecipato il Presidente dell'Associazione Nazionale Famiglie Insieme per i Diritti Umani (ANFIDU), e Responsabile Nazionale Tutela Minori del CCDU Paolo Roat, l'argomento dibattuto, ormai purtroppo tristemente noto alla cronaca, è stato l'allontanamento forzoso dei bambini, dalla loro famiglia, e la speculazione che ruota intorno alla tratta di minori, fatta di connivenze politiche, e loschi interessi, che ormai imperversano la cronaca nazionale.

Un tema ormai ben conosciuto, fatto di scandali, di nomi e cognomi, che ha inquinato il nostro paese, a danno di migliaia di bambini, vittime di questo sistema marcio, e corrotto, capace delle più spietate crudeltà.

Ad aprire l'intervista è proprio Paolo Roat, impegnato da circa 12 anni, nella lotta per la tutela dei bambini, un'attività sociale iniziata con l'intento d'impedire gli abusi di psicofarmaci sui bambini, iter ampiamente ed egregiamente descritto dalla Professoressa Vincenza Palmieri, Ambasciatrice dei Diritti Umani nel Mondo, e Fondatore dell'INPEF Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, nel suo libro dal titolo " La Filiera Psichiatrica in Italia. Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus", libro che Vi consigliamo di leggere al fine di poter capire veramente le dinamiche, e la cruda realtà, che ruota intorno alla medicalizzazione estrema, dei più fragili. 

E' alla Filiera psichiatrica che il Presidente ANFIDU, e del CCDU, Roat, si riferisce, raccontandoci di una prima vittoria ottenuta in Trentino, dove sono riusciti ad ottenere una legge che tutela appunto i bambini Trentini, dall'abuso di psicofarmaci.

"Con il tempo però ho scoperto che i bambini venivano allontanati, senza che ci fossero delle motivazioni gravi, e quasi stentavo a crederlo, tanto mi lasciò allibito la notizia - racconta Paolo Roat - il primo caso che attenzionai riguardava un bambino strappato alla sua mamma, perché troppo amorevole, un amore considerato dalla psicologa come soffocante, fatto che però non riscontravo nella realtà dei fatti, in quanto il bambino si comportava in maniera affabile con il mondo che lo circondava, era sereno e felice, con ciò come si fa ad allontanare un bambino dai suoi genitori senza che vi siano delle oggettività davvero gravi, come nel caso di pedofilia, abusi, o maltrattamenti".

"Ed invece molti allontanamenti vengono motivati con la reiterata etichetta, dell'incapacità genitoriale, termine utilizzato davvero in maniera impropria".

C'è un giro d'affari intorno agli allontanamenti che ormai sono noti alla cronaca, dai 5 ai 12 miliardi e forse più, sappiamo benissimo che per ogni bambino strappato alla famiglia, lo Stato elargisce 400euro alle strutture, che a causa di questo sistema per niente funzionale, crea una spaventosa deriva sociale, danneggiando i minori.

Durante l'intervista è intervenuta anche la madre di 2 bambini veronesi, che le sono stati tolti senza che vi siano dei reali motivi plausibili, e questo è molto grave. 

Il calvario di questa mamma comincia nel 2019, quando si presta a fare un percorso, presso una struttura con i suoi bambini, in cui vi rimane 3 mesi, per poi denunciarne l'inadeguatezza, ed i cibi scaduti, che  venivano dati a lei ed ai suoi bambini, per cibarsi.

Per ripicca invece di adoperarsi a risolvere la grave incuria, la struttura insieme ai sociali, si sono appropriati dei bambini di questa mamma.

Solo grazie all'intervento dell'Avvocato Miraglia e della Professoressa Palmieri, è stato possibile riportare a casa la bimba, affetta da una seria patologia, ma i due maschietti sono ancora ostaggio istituzionale.

Addirittura dopo che i bambini si erano già riappropriati della loro famiglia, ritornandoci ogni fine settimana, il 20 Giugno, per opera del Tribunale dei Minori, vengono disdetti i rientri a casa dei figli, che vengono portati in un'altra struttura, facendo in modo che i genitori li possano vedere solo 2 ore al mese.

C'è dell'assurdo in questo provvedimento, e noi che ne scriviamo siamo davvero perplessi, su tale decisione, perché non può essere in linea con l'interesse dei minori, ci mettiamo nei panni di questi bambini, e ci rendiamo conto del grave danno che stanno subendo.

Ma ciò che ci lascia ancora più perplessi, è la motivazione sulla quale si basa questa decisione del Tribunale, i sociali adducono che la madre non  collabora con loro, cioè non ha partecipato al percorso che le hanno imposto, una donna con un neonato nato prematuro, da accudire, che nel frattempo ha subito vari interventi, in concomitanza della pandemia Covid-19, che le ha impedito di fare un qualsiasi percorso domiciliare, ma sulla base di cosa vengono prese queste decisione, il giudice che si è espresso in tal senso, si è reso conto della situazione reale, o come al solito invece di accertarsi sulla veridicità delle relazioni dei sociali, ha agito omettendo l'oggettività dei fatti ?

Questa è un'evidenza gravissima, soprattutto facendo riferimento ad una comunicazione inviata ai sociali, a mezzo mail dal difensore della signora, l'Avvocato Miraglia, in cui avvisava sulle reali condizioni, chiedendo che la sua assistita potesse partecipare a tale percorso, mettendola in condizioni di farlo però, visto che tale percorso non fu mai realmente avviato dai sociali.

A questo punto ci sembra opportuno segnalare il disagio di questa madre, e delle famiglie che di fronte a queste inadempienze, e relazione volutamente forvianti, devono pagarne lo scotto più grande.

Questi due bambini, a causa di questa insana decisione, una settimana fa, davanti alla loro madre : il più piccolo piangeva, tante erano le lacrime che non riusciva nemmeno ad dire una parola, ed il più grande (11enne), tempestava la sua mamma di domande, sul perché non possono tornare a casa, e perché hanno cambiato struttura.

Ecco perché ci teniamo a ricordare che i bambini non sono merce, e non devono servire per loschi traffici, bisogna andare a fondo su queste cose, perché è una deriva molto pericolosa.

"Tra le varie domande rivolte a Paolo Roat emergono dei fatti sconcertanti :  nel caso specifico della vicenda legata a questa mamma, è coinvolta una psicologa, che conoscevo già 10 anni fa, perché aveva strappato un altro bambino ad una famiglia di Trento, madre e nonni, inoltre sempre la stessa dottoressa ha fatto in modo che venisse allontanato il piccolo Marco, un caso di Verona, portato via dalla sua abitazione il giorno di Santa Lucia, giorno festivo molto sentito in Veneto, tanto che quel bambino come di consueto stava aspettando i doni, un giorno di festa che si è trasformato in una tragedia".

"Il caso fu talmente eclatante che i cittadini di Verona, crearono un movimento popolare, che si adoperò ad attaccare cartelli in tutta la città, al fine che il bambino fosse liberato, e restituito alla famiglia".

Non vi nascondiamo il nostro disappunto, nel conoscere questi fatti di cui scriviamo, a tal fine chiediamo, di fronte a tanta evidenza, che certi operatori responsabili di queste incompetenze, ancora in forza lavoro, liberi di poter nuocere, vengano attenzioni, e che sia disposto un sollecito ed approfondito controllo, circa il loro operato, in quanto a questo punto, risulta essere estremamente necessario.

Il presidente ANFIDU - Responsabile CCDU Paolo Roat riferisce inoltre, che c'è una formazione, ci sono dei "guru" che vengono presi ad esempio, uno fra questo è Claudio Foti, implicato nello scandalo legato alla struttura Hansel e Gretel, oppure un certo psichiatra, per altro consulente di parte dello stesso Foti che, pensate un pò, su canale La7, lo abbiamo sentito dicre che, detto in parole semplici, "bisogna pumire i genitori per fare in modo che si redimano e si comportino bene, ma in realtà coloro i quali sono REALMENTE PUNITI SONO I BAMBINI.

Per l'esatta descrizione del fenomeno dei "guru", Roat ha indicato pagina 182 del libro  "La Filiera psichiatrica in italia. Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus.

"I bambini non possono, e non devono essere strappati alla loro famiglia, per motivazioni, prive di gravi oggettività"

Alla domanda del giornalista Luca Di Bella, riguardo agli interessi di questi sindaci, vedi ad esempio quello implicato nei casi di Bibbiano, Paolo Roat si esprime in tal senso : "C'è una legge 328 del 2000, che regolamenta la legge quadro sui servizi territoriali privatizzati, la gente pensa che rivolgendosi ai servizi sociali, vada ad interfacciarsi con un dipendente pubblico, ma si sbaglia di grosso, non è così, i sociali sono dei dipendenti privati, in convenzione con il Comune, tutte le cooperative dei servizi territoriali, le cooperative per gli spazi neutri, le cooperative per le analisi psicosociali, sono tutti dipendenti privati in convenzione con il Comune, pertanto chi fa vincere i bandi a queste cooperative e perché ? questa è la domanda da porsi per arrivare al dunque "

"Cito il caso della stessa psicologa di cui abbiamo già esposto i fatti, che lavora per una comunità, abbiamo scoperto, che stranamente la stessa comunità per la quale lavora, non ha concorrenti, nella partecipazione ai bandi comunali, per cui li vince a prescindere, un fatto molto anomalo, se si pensa alle numerose realtà che vi potrebbero partecipare, a questi bandi".

"Comunità finanziate dalla politica, per cui si crea uno scambio, i sindaci, assessori, senatori, in questo modo prendono dei voti, pensate a tutte queste realtà private in convenzione, in cui vi lavorano più di 100mila persone, un giro d'affari che ammonta a più di 12 miliardi, e che permette di finanziare tutte le loro campagne elettorali".

"Per essere più chiari - Roat aggiunge - il partito al potere lavora per un bacino di voti, per cui coloro i quali fanno parte di queste realtà non hanno il coraggio di andare contro a queste persone, per esempio il Movimento 5 Stelle, prima che scoppiasse lo scandalo della struttura Hansel e Gretel, finanziava questa realtà, utilizzando i famosi stipendi che i politici di quel movimento avevano deciso di togliersi".

"La Sindaca di Torino Chiara Appendino, per esempio, quando fu proposto di finirla con questo giro d'affari, e destinare i soldi dati alle comunità, per le famiglie, la sindaca andò in piazza a protestare, adducendo che invece il sistema funzionava benissimo, eppure l'ex garante dell'infanzia ora facente parte di un partito politico, asserì la stessa cosa, non è difficile capirne i reali motivi, riguardo alla loro riluttanza, impedendo che tali fondi fossero destinati alle famiglie, invece che alle comunità in cui vengono detenuti questi bambini".

"La Professoressa Palmieri, aveva proposto che al primo posto fossero messe le famiglie, e che potessero godere di un aiuto concreto, aiutando questi bambini e la loro famiglia a casa loro, facendo intravedere la possibilità,  che questi operatori privati in convenzione, potessero lavorare ugualmente, aiutando i bambini a casa loro, senza fargli subire il trauma indelebile dell'allontanamento, noi siamo sicuri che IL PROBLEMA E' PROPRIO IL SISTEMA INVECE, CHE NON FUNZIONA, ED E' INADEGUATO".

"Noi non le chiamiamo strutture o comunità, bensì manicomi per bambini, questo è il termine corretto, perché quando un bimbo finisce in questi posti, e naturalmente esprime la propria tristezza, spesso protestando, per l'atroce allontanamento dalla sua famiglia, vengono sedati pesantemente, e non vanno nemmeno a scuola, le chiamano comunità terapeutiche, ma in realtà sono dei manicomi, pochi giorni fa condivisi e lessi quell'articolo apparso sul quotidiano "La Stampa", che riguarda il caso di un ragazzo, recluso a Torino, per 3 mesi in cui veniva pesantemente sedato, e ridotto come uno zombie, causando un peggioramento delle condizioni di salute di quel ragazzo, gran parte di queste strutture funzionano così".

"Come Comitato - aggiunge Roat - abbiamo contribuito a fare chiudere una di queste comunità sita in Abruzzo, abbiamo le interrogazioni provinciali, per ogni bambino o ragazzo recluso prendevano 400euro al giorno, la Provincia di Trento, ha mandato a questa comunità 1milione e 72mila, questa fu la risposta all'interrogazione, un giro d'affari davvero gigantesco, se si pensa che ogni genitore deve pagare di tasca sua tutto ciò che serve al figlio, recluso lì dentro".

"Dirottare questi fondi alle famiglie, non a queste strutture, non capisco cosa aspettano, visto ormai la palese situazione".

"Qualche anno fa Trento, era la regione italiana che deteneva il secondo posto per numero di allontanamenti di minori dalle loro famiglie, ora la percentuale è calata del 50%, portando la questa regione all'ultimo posto, di questa macabra statistica".

"Certo non si può fare come si suol dire di tutta un erba un fascio, riguardo a questi 100mila operatori, ma va detto che molti per paura di esporsi, si adeguano facendosi manipolare da questi "guru".

"Dalle indagini svolte dall'Istituto degli Innocenti di Firenze, la regione che detiene il primo posto, con il maggior numero di allontanamenti di minori, è la Liguria, il doppio della percentuali di allontanamenti, rispetto alle altre regioni d'Italia, la cosa si può spiegare, perché in questa regione sono stati riconosciuti i maltrattamenti psicologici, come veri e propri maltrattamenti, cioè una madre troppo amorevole, o un papà istrionico, grazie a questa legge fa in modo che un bambino venga portato via alla propria famiglia, per cui non ci si basa su reali gravi problemi, quando viene allontanato un minore dalla propria famiglia, bensì si agisce in modo molto sommario". 

"La stessa percettuale di allontanamenti quasi in linea con la Liguria, la detiene la Sicilia, che nella classifica occupa il secondo posto, e non è difficile immaginarne le reali motivazioni, legate alla mancanza di lavoro, alla quale deve far fronte la famiglia, con i conseguenti disagi economici". 

"Il Piemonte è la regione che si piazza al terzo posto, per percentuale di allontanamenti, di bambini".

"L'Emilia Romagna, nonostante lo scandalo di Bibbiano, risulta essere un pò sopra la media, rispetto alle altre regione italiane, per cui si può dedurre che questo sistema si è sparso a macchia di leopardo" 

"Va evidenziato però che i bambini SCOMPAIONO, sì spariscono, in quanto non esiste un registri dei minori allontanati, per cui 44mila bambini una volta dati in affido, sparisco dal raggio d'intervento delle istituzioni, non corrotte, e dai loro genitori".

"A Febbraio 2020, mi recai a Ginevra - aggiunge Paolo Roat - per assicurarmi che l'Italia fosse sanzionata dal Comitato per i Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite, che raccomandò all'Italia, d’istituire un registro dei bambini allontanati dalle loro famiglie, entro due anni, grave omissione  che se l’Italia non si adopererà a risolvere, si vedrà infliggere una sanzione morale, dal Comitato per i Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite ".

"Ad oggi ci sono solo delle statistiche redatte dall'Istituto degli Innocenti di Firenze, e dalle Procure, ma una volta dato in affido, del minore non si hanno più notizie reali, e non si sa cosa gli succede".

"Il Trentino è la regione dove si hanno dei dati più precisi, grazie all'interessamento di alcuni politici, non corrotti, che con le loro interrogazioni , sono riusciti a fornirci dei riscontri più attendibili".

"I minori non vengono ascoltati, - dice Roat - vi rendete conto un bambino non viene preso in considerazione, mi ricordo che un giudice onorario si sentì dire da un bambino : io voglio stare con mia madre, ed invece lui scrisse nel suo decreto, che il bambino doveva andare in comunità, e che doveva vedere la madre una volta al mese, un fatto di una gravità estrema".

"I giudici non solo non ascoltano i bambini, ma nemmeno i genitori, insomma è mai possibile che le parti coinvolte non vengano prese in considerazione da un giudice ? si fa presto a capire su che altro si basano".

Roat : " alcuni mesi fa ero più ottimista, ora lo sono ancora, perché in questi anni la nostra associazione, insieme a tutti i professionisti con i quali collaboriamo, gente per bene, ed esperti, che prendono in carico queste famiglie, siamo riusciti a riportare a casa 240 bambini, sì 240 sentenze positive, dalle quali è emerso un fattore molto importante : l'allontanamento di questi bambini, era cosa sbagliata, anche nel caso della signora intervenuta come testimone a questa intervista, mamma dei bambini veronesi, avevamo ottenuto una sentenza che stabiliva il ritorno a casa dei suoi bambini, ma poi i sociali, non hanno messo in condizione di fare il loro percorso alla madre, nonostante la mail dell'Avvocato Miraglia, che a difesa della signora, chiedeva di fare partecipare a tali percorsi la sua cliente, percorsi che non sono mai iniziati, dandoci l'impressione, e probabilmente  non solo l’impressione, che i sociali non facciano mai iniziare questi percorsi, proprio per poter scrivere nelle loro relazione, che il genitore non si adopera per parteciparvi, e continuare così a contribuire all'allontanamento del bambino dalla famiglia, alle 400euro al giorno ecc. ecc. ".

"I casi di Bibbiano esistono, quelli di Massa Carrara pure, ci sono dei magistrati che vanno ad indagare, per capire cosa sta succedendo, ed i risvolti positivi si sono visti, perché hanno arrestato delle persone, speriamo ne arrestino molte altre".

"Attualmente il modus operandi di questa gente è diventato più malvagio, per portare via i bambini alla loro famiglia, si presentano anche in 30 persone, pochi giorni fa un altro bambino è stato strappato alla madre, hanno sfondato la porta, immobilizzato i nonni, sono penetrati nell'appartamento utilizzando una fiamma ossidrica, insomma pensate un po’, cosa deve subire un bambino".

"Insomma ci sono dei posti liberi nelle loro comunità, se non li riempiono, non possono avere i 400euro al giorno".

"Ma le cose stanno cambiando in Abruzzo, il Garante per l'Infanzia ha predisposto una legge, volta al controllo dell'operato dei servizi sociali, in Piemonte invece si attende l'approvazione del disegno di legge "Allontanamenti Zero, e la commissione parlamentare ha cominciato ad indagare per capire cosa succede realmente ".

"Roat conclude : le persone per bene alzano la testa, e dicono io non ci sto più a fare queste cose, a Trento c'erano delle mele marce, ora non lavorano più, non fanno più parte di queste strutture, l'assessore individuato e scoperto, invischiato in questi loschi traffici, è stato cambiato, per cui vogliamo che la legge faccia il suo corso".

Noi aggiungiamo che speriamo di VEDERLI IN GALERA IL PRIMA POSSIBILE, che i reati siano confermati in Tribunale, allontanando definitivamente queste persone da questo lavoro in maniera permanente.

Qui di seguito l'intervista : https://www.youtube.com/watch?v=OLi4B9mT37Y