Germania double face

Il nuovo genocidio del popolo armeno da parte del Califfo Erdogan non è stato minimamente condannato dalla Merkel, e data la vicinanza dei due popoli impegnati anche nella progettazione di grandi opere stradali e ferroviarie per unire l'Europa all'Asia escludendo l'attraversamento dell'Armenia, Stato circondato dalla Turchia, ci apre scenari inquietanti

Germania double face

Germania double face

La storia della Germania può essere vista sotto due aspetti. 
Uno come abuso di sé e inclinazioni suicide. L'altro come abuso verso i propri vicini e di comportamenti omicidi.

Questi due modus vivendi ci possono far comprendere con grande precisione, quando la Germania oscillerà tra questi due estremi, e quando sarà, ci dobbiamo aspettare il caos in una Europa germanocentrica che inevitabilmente sfocerà in una nuova guerra planetaria. La storia è maestra di vita, e pedissequamente i corsi e ricorsi storici ritornano.

Bisogna 
avere capacità di analisi per riuscire ad interpretare cosa celano i mutamenti sociali e antropologici in corso, compreso i flussi dei migranti. La Germania ha aperto le porte solo a tecnici, ingegneri, manodopera specializzata proveniente dalla Siria. Oggi ritornano quegli stessi fantasmi visti nel secondo dopoguerra.

La Germania è stata per lungo tempo in uno stato di accusa per i gravi crimini di cui si è macchiata nel nome del nazionalismo contro i suoi vicini, in particolare contro la Polonia, che solo per un miracolo è sopravvissuta ad un serio tentativo da parte della Germania di annientare una razza, anche se il 20% della popolazione pari a sei milioni è stata uccisa. Per non parlare della popolazione massacrata in Russia, Ungheria, ecc ecc. Tutto questo sta tornando, in Germania il nazionalismo cova sotto la cenere dalla caduta del muro di Berlino nel 1989, ma gli analisti affetti da diplopia non si sono accorti che la riunificazione ha rafforzato nel popolo tedesco quello spirito nazionalista che la porta ad assumere atteggiamenti aggressivi versi i paesi membri.  Diceva bene il lungimirante Andreotti che aveva capito tutto: "amo talmente la Germania che ne preferisco due". Ma il furbissimo Helmut Khol ha saputo metterla nel sacco a Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, anche se in verità la lady di ferro non era propensa.

La Germania grazie alle immense risorse ricevute dopo la guerra, ha potuto ricostruire la sua industria andata totalmente distrutta. Oggi è la principale potenza economica del vecchio  continente, e poiché l'economia precede la politica, è stata in gran parte la NATO guidata dagli Stati Uniti e la struttura dell'UE ha concedere alla Germania di occupare il posto di leader tra le economie d'Europa. Non solo, gli è stato permesso di avere pieno controllo delle sue efficientissime aziende metalmeccaniche con tendenze militaristiche. In Germania le principali industrie meccaniche civili sono organizzate per essere convertite in industrie belliche in poco tempo. Con il declino economico e culturale degli Stati Uniti, evidenziato soprattutto dai recenti appelli di Trump affinché le nazioni europee "si assumano maggiori responsabilità", si è contribuito a creare un vuoto di potere in cui la Germania può crescere con il permesso degli Stati Uniti.

L'aumento del nazionalismo germanico è sincrono con un aumento del militarismo, e lo abbiamo notato con la costituzione della Bundeswehr tedesca e il rifornimento dell'esercito con nuovi contratti e decisioni commerciali prese a favore di produttori di armi come C.G. Haenel, Airbus e Rheinmetall. Con le elezioni federali alle  porte, maggiori saranno le ondate di discussioni su un argomento vecchio ma incompiuto: come si pone la sinistra con gli schieramenti della Bundeswehr all'estero? Dopo le accese discussioni nel 2011, la sinistra ha preso una posizione chiara nel suo programma di Erfurt: rinunciare a qualsiasi coinvolgimento della Bundeswehr in missioni estere di qualsiasi tipo indipendentemente dal fatto che una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU fosse disponibile o meno, oltre al rientro a casa di quasi 1.300 membri della Bundeswehr dalle operazioni in corso. La rinuncia è una conseguenza inestirpabile e non vincolante per i crimini commessi dalla Germania nazista nella seconda guerra mondiale con 70 milioni di morti in guerra. I numeri sono così mostruosi che in realtà non c'è bisogno di ulteriori giustificazioni per la richiesta di rigorosa astinenza militare da parte della RFT. La Germania dovrebbe assumersi la sua maggiore responsabilità per la pace non con la forza delle armi, ma utilizzando il suo grande potenziale civile. Tutto ciò ha un nome, imperialismo. Il divieto di violenza stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite si riferisce formalmente alle relazioni interstatali. Ma in realtà, senza le decisioni degli stati membri, la Germania alleata della Turchia sarà un pericolo per la stabilità dell'Europa e Medio Oriente. 


Gli Stati sono e rimarranno i veri attori principali in materia di guerra e pace, nell'uso della forza militare, nel minacciarla e nel non riuscire a fare entrambe le cose. Questa non è una negazione o un degrado delle lotte e dei movimenti di pace non statali. Queste lotte e questi movimenti devono anche mirare a garantire che gli Stati, prima di tutto i loro, si comportino in modo pacifico e promotori della pace. Ma serve il Consiglio di sicurezza. I cinque membri permanenti potrebbero incontrarsi una volta all'anno e, se necessario, come un club informale dei cinque membri permanenti al più alto livello di capi di stato e di governo per discutere le attuali questioni di pace e sicurezza nel mondo. Tali incontri possono, forse rivitalizzare il sistema di sicurezza su carta delle Nazioni Unite. L'approvazione di tutti e cinque i membri permanenti conferisce a una risoluzione del Consiglio di sicurezza un alto grado di autorità e prospettiva di efficacia.

Non c'è pericolo che un club dei cinque membri permanenti si trasformi in una sorta di governo mondiale in vista della continua esistenza del diritto di veto. I paesi membri dovranno chiedere al Parlamento europeo di mettere sotto tutela la Bundeswehr. La Germania chiede di diventare un membro permanente del Consiglio di sicurezza con pari potere degli Stati Uniti, Regno Unito, in Francia, Cina e Russia. In altre parole, la Germania alza la voce e, sta di nuovo brontolando e, come mostra la storia, ogni volta che lei rimbomba, significa che sta per " esplodere di nuovo sulla scena mondiale. Tutto lascia supporre che c'è una pericolosa possibilità che stia pianificando una nuova guerra come quelle del secolo scorso. Bisogna guardare con attenzione all'accordo non scritto tra Merkel ed Erdogan.

La Germania può contare su un esercito di migranti turchi, la più folta comunità tra quelle presenti in Germania. Gli atteggiamenti della Germania non ci lasciano sonni tranquilli. Il nuovo genocidio del popolo armeno da parte del Califfo Erdogan non è stato minimamente condannato dalla Merkel, e data la vicinanza dei due popoli impegnati anche nella progettazione di grandi opere stradali e ferroviarie per unire l'Europa all'Asia escludendo l'attraversamento dell'Armenia, Stato circondato dalla Turchia, ci apre scenari inquietanti, dobbiamo prepararci a ripetizione del passato ma con armi più insidiose. Le strategie vengono pianificate fuori del territorio tedesco in un hotel nella nota località turistica, la penisola di Bodrum, nella Turchia meridionale. Qui come più volte ho scritto è operativo un tink tank germanico-turco molto attivo finanziato dalle principali aziende e banche dei due paesi.
 
Maurizio Compagnone
Analista Geopolitico